La ricetta di Luserna batte lo spopolamento

Luserna è la località che conta il maggior numero di laureati, in Trentino, in rapporto alla popolazione residente; un primato raggiunto in questi ultimi anni grazie a politiche che hanno bloccato lo spopolamento e messo in rete iniziative di spessore, tanto da creare posti di lavoro e motivazioni in loco. Sono tornate a vivere nell'isola cimbra famiglie giovani e questo, per un paesino montano, è un dato rilevante

di Tiziano Dalprà

lusernaLUSERNA - Luserna è la località che conta il maggior numero di laureati, in Trentino, in rapporto alla popolazione residente; un primato raggiunto in questi ultimi anni grazie a politiche che hanno bloccato lo spopolamento e messo in rete iniziative di spessore, tanto da creare posti di lavoro e motivazioni in loco. Sono tornate a vivere nell'isola cimbra famiglie giovani e questo, per un paesino montano, è un dato rilevante.
 
Il nuovo e già sperimentato progetto cimbro, che riguarda l'asilo nido e la scuola materna, ha suscitato particolare interesse, pedagogico ed educativo. Partito  come una scommessa da vincere nel 2011, a tre anni di distanza gli effetti positivi sono evidenti. Da 0 a 6 anni i bambini vivono insieme, trascorrono costruendo giorno dopo giorno una forte intimità, un periodo di tempo basilare per la loro formazione, per imparare la loro lingua e le altre lingue. Il gioco comunitario  diventa veicolo coinvolgente e creativo nello stesso tempo.
 
«I bambini che si avvicinano a questa esperienza hanno una maggior apertura mentale», ha ripetuto più volte nel suo intervento Monica Pedrazza (docente presso l'Università degli Studi di Verona e responsabile del progetto) in un recente incontro pubblico. I risultati nella «Zimbar Earde» sono stati dunque migliori del previsto, tanto che il modello «Lusérn» potrebbe essere esportato. «Il progetto linguistico di Luserna è un'eccellenza che prende spunto dall'Europa, un modello esportabile in altre zone del Trentino.
 
Le comunità di minoranza spesso sanno anticipare l'avvenire e indicare le strade per il futuro» ha commentato Lorenzo Baratter storico e consigliere provinciale Patt, anche lui presente all'incontro che ha visto anche la partecipazione di  Luca Nicolussi Paolaz (sindaco di Luserna); Mario Nicolussi Zom (vice presidente della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri) ed il consigliere Bruno Marzari, Anna Maria Trenti Kaufman (Presidente del Istituto Cimbro), Monica Pedrazza (docente presso l'Università degli Studi di Verona ), Maria Grazia Gasperoni (Cooperativa Tagesmutter «Il Sorriso»), Sieghard Gamper (direttore dell'Ufficio Minoranze Linguistiche della Regione Trentino Alto Adige/Suedtirol).
 
Un progetto linguistico innovativo, avviato nel 2011, per favorire l'introduzione sistematica della lingua cimbra nella quotidiana programmazione scolastica. Il progetto è sostenuto dal Comune di Luserna, dalla Comunità degli Altipiani Cimbri e dall'Istituto Cimbro - Kulturinstitut Lusérn. Baratter ha evidenziato l'eccellenza rappresentata dal progetto attivato a Luserna «che contiene molti spunti interessanti per contribuire alla costruzione di un serio progetto di trilinguismo in tutto il Trentino. È anche un modello educativo, esportabile in altre zone di montagna, che coinvolge la fascia d'età 0-6 anni, contribuendo anche ad arginare lo spopolamento». «Il nostro impegno, - ha concluso Baratter - sarà quello di dedicare una particolare attenzione alle comunità di montagna. Vogliamo che la gente resti a vivere, conservando i mestieri, le tradizioni e le lingue tradizionali. Per questo dobbiamo avere più coraggio, dobbiamo garantire servizi sempre più adeguati».

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