Anestesia letale

Tempi duri per gli orsi in Trentino. Ieri all'alba un esemplare maschio di 185 chili, catturato a Monte Terlago con una «trappola a tubo», è morto dopo essere stato anestetizzato dalla «squadra cattura» della Forestale che doveva dotarlo di radiocollare

di Andrea Tomasi

TERLAGO - Morte di un orsetto viaggiatore . Un plantigrado, forse quello che negli scorsi giorni si è reso protagonista di una serie di scorribande notturne nella Valle dei Laghi, è deceduto ieri mattina a Monte Teralgo.


L'animale è finito in una delle trappole allestite dal Servizio provinciale foreste e fauna, una «trappola a tubo»: quando la bestia entra, scende una grata che non le lascia via di scampo. Tutto come secondo procedura, secondo i protocolli utilizzati in tutta Europa.
L'idea era quella di avvicinarlo per mettergli un radio-collare e così studiarne i movimenti e procedere alle attività di dissuasione (convincerlo, con le buone, a non frequentare la zona abitata).


L'allarme è scattato ieri alle 4 del mattino. Quando l'animale è finito nella trappola, un segnale è arrivato a Trento e così gli agenti forestali sono intervenuti immediatamente. A Monte Terlago è giunta una «squadra cattura»: quattro agenti più il veterinario.
Erano circa le 4.30 quando è stato iniettato l'anestetico. Di solito passa un quarto d'ora prima che questo faccia effetto e si possa quindi mettere il radiocollare alla bestia. Passati quindici minuti, agenti e veterinario hanno però visto che non c'era più battito.
Constatato il decesso, l'orso - un esemplare maschio di 185 chilogrammi (età stimata dai tre ai sei anni) - è stato portato al centro faunistico del Casteller.

 

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