Nasce il Comitato anti-orso

L’asino Beppo ucciso dall’orso è stato esposto per protesta in paese a Strembo. La protesta si è conclusa verso le 17 quando il corpo di Beppo è stato spostato. Dei danni dell'orso si discuterà anche domani sera alle 20.30, presso il comune di Pelugo, nell'incontro promosso dalla Lega

di Jessica Pellegrino

STREMBO - Per qualche ora, ieri pomeriggio, il corpo esanime dell'asino «Beppo» si è trasformato nel simbolo della protesta «anti orso». L'animale, abbattuto due giorni fa per le ferite infertegli dal plantigrado, è infatti stato «parcheggiato» per 3-4 ore nel cassone di un trattorino, vicino alla sede del Parco Adamello Brenta, in centro al paese.

 

Ad osservarlo, oltre ai molti passanti, anche il sindaco di Strembo, Guido Botteri che spiega: «Capisco la protesta e sono d'accordo sul fatto che si debba fare qualcosa, ma sono convinto che avrebbero potuto farlo diversamente». Di diversa opinione Wanda Moser , proprietaria delle ultime due vittime dell'orso: «Si tratta di un atto disperato, ma dovuto perché siamo stufi, abbiamo paura e vogliamo che il problema venga risolto». Proprio per questo motivo la «battaglia» di Moser non si fermerà qui: «Abbiamo deciso di creare un Comitato anti orso e possiamo già contare su cinquanta sottoscrittori. Chi volesse aderire chiami pure al 348/3641940».


I suoi asini dovrebbero comunque essere le ultime vittime dell'esemplare che ormai da qualche settimana fa temere i proprietari di animali, perché, aggiunge Botteri, «mi è stato assicurato che la soluzione è vicina».

 

 

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