Il centrale Matteo Piano in bicicletta per promuovere la valle di Fiemme

Matteo Piano, centrale di Modena e dell’Italvolley, nel ritiro azzurro in valle di Fiemme ha trovato modo di svagarsi dopo la polemica in cui è stato trascinato dalla sua presidente. Nei giorni scorsi, infatti, Catia Pedrini aveva accusato il ct azzurro Blengini di blandire Piano per portarlo a giocare nella Lube Civitanova, di cui è pure allenatore.

Smentita via social network dallo stesso Piano, il centralone ha avuto modo scorrazzare su una bicicletta da passeggio, in mezzo alla campagna fra Predazzo e Ziano. Assieme a lui cameraman, autori, registi, comparse, animali, trattori e carrozze per girare il nuovo spot ideato dall’ApT della Val di Fiemme con la collaborazione di «Dolomiti TV» per promuovere, ancora una volta, le bellezze del territorio fiemmese e il legame fra ambiente, sport e turismo. La scena finale, con la squadra al gran completo e una star d’eccezione, è stata girata a Cavalese, sul terrazzo dell’Hotel La Roccia, dove i ragazzi e lo staff alloggiano durante i loro ritiri. A questa divertente gag hanno preso parte, in veste di attori/attrici e in taluni casi impersonando se stessi, anche alcune persone della valle. Oltre a Matteo Piano, protagonista dello spot «Agrivolley 3», anche gli altri 13 componenti della squadra hanno preso parte al video promozionale dell’ApT.

Lo spot, attualmente in fase di montaggio, sarà pronto nel giro di pochi giorni e verrà inviato alle TV nazionali e locali (oltre che essere «sparato» sul web e sui canali social dell’ApT, della Trentino Marketing e della Fipav), con l’auspicio di vederlo girare, come è capitato gli anni scorsi, all’interno di qualche nota trasmissione sportiva.

La Nazionale italiana di volley da cinque anni trascorre lunghi periodi a Cavalese per preparare i grandi appuntamenti della stagione. Quest’anno, dalla quiete delle Dolomiti del Trentino, il team azzurro salterà nel vortice di suoni e colori dell’Olimpiade di Rio 2016, passando prima per la World League.

comments powered by Disqus