Non ripete la prova di giovedì la nazionale azzurra. Che a Verona subisce un perentorio 3-1 dagli argentini di Velasco nella seconda delle due amichevoli programmate tra le squadre. Blengini cambia formazione e schiera Giannelli con Vettori opposto, Lanza e Antonov in banda con Anzani e Piano coppia centrale. Colaci libero.
Velasco propone De Cecco in regia, Gonzalez opposto, Conte e Poglajen schiacciatori con Gauna e Solé al centro. Libero Closter.
Nel primo set, l'Italia sfrutta bene gli errori argentini, ben 10 e chiude il parziale.
Il secondo set vede le squadre appaiate fino a quando Sole mura Lanza e poi Poglajen trova un ace. Antonov impatta sul 21-21. Ma èp ancora Poglajen a firmare l'ace del 23-24 prima del 23-25.
Velasco propone Uriarte in regia nell'Argentina al posto di De Cecco e Blengini sostituisce Giannelli e Massari (per Antonov). Dopo che Vettori porta gli azzurri sul 18-15 e sul 21-19 entrano Giannelli e Zaytsev l'Italia vola sul 23-2. Sembra fatta, ma due muri su Lanza e Zaytsev porta l'Argentina sul 23-23. E, dopo aver annullato due set ball all'Italia (24-23 e 26-25) chiudono alla loro terza occasione con Ramos in contrattacco.
Anche nel quarto set, l'Italia conferma il turnover, con Massari al posto di Lanza e Sottile al posto di un Giannelli visibilmente stanco. L'Argentina sale in cattedra: Mengozzi rileva Piano sul 6-9 ma la situazione non cambia con l'albiceleste sempre avanti. Antonov annulla il primo setball argentino ma poi la squadra di Velasco chiude: 21-25.
Dopo la bella serata di Trento, gli azzurri si prendono una pausa e, complice anche il turnover pesante imposto da Blengini, devono cedere il passo ad un'Argentina apparsa più convinta e più disposta a sacrificarsi in campo rispetto a Trento. E così, a Verona, sono riusciti a prendersi la meritata rivincita.