Per la Fisi stagione d'oro le «star» sono Dorothea e Dominik Paris

I risultati dell’Italia negli sport invernali possono aiutare la candidatura di Milano e Cortina per ospitare le Olimpiadi del 2026. Ne è convinto il presidente della Fisi, Flavio Roda, diviso tra l’orgoglio delle 31 medaglie e cinque coppe del mondo - oltre a 134 podi in cdm con 54 primi posti - vinte in questa stagione e l’emozione di fronte all’imminente visita della Commissione del Cio: «Il merito dei risultati è dei ragazzi, degli allenatori e di tutto il lavoro della nostra federazione. Il nostro compito è dare l’opportunità ai nostri atleti di vincere. Avere atleti medagliati può influire nella scelta del Cio: la settimana prossima dovremo dare un segnale molto forte. Stoccolma è più brava a raccogliere i voti perchè sono un pò più scaltri, noi siamo più genuini.
Loro sono più aggressivi, noi rispondiamo con i fatti».

Brillano le medaglie e sfilano i campioni alla Terrazza Martini di Milano. Dominik Paris, oro ad Aare in Super G e vincitore della Coppa del Mondo di specialità, non vuole fermarsi ma punta a ‘«pensare ad una gara per volta», svelando il desiderio di trionfare su piste storiche come «Beaver Creek, Val Gardena o Wengen». Sofia Goggia, argento ai Mondiali in Super G, annuncia la decisione di cambiare preparatore atletico e conferma la decisione di puntare principalmente sulle discipline veloci: «Non voglio abbandonare il gigante ma non deve diventare la mia ossessione. Poi mi aiuta a migliorare in discesa e superG». Non vuole cambiare specialità nemmeno il fondista Federico Pellegrino, argento nella sprint, e rinnova la sfida al fenomeno norvegese Klaebo: «Ho dimostrato di essere sempre competitivo, io ci credo ancora e se non lo facessi sarebbe meglio smettere. Quando le gambe non saranno più veloci e i risultati non mi daranno ragione, allora penserò di dedicarmi alle gare lunghe».

Vive un momento d’oro anche il biathlon, con la scorpacciata di medaglie iridate di Ostersund e la vittoria della coppa del mondo di Dorothea Wierer: «Siamo una grande famiglia, è il nostro segreto. I Paesi nordici hanno numeri superiori ai nostri ma ci invidiano i risultati. È il segno della bontà del nostro lavoro». Lisa Vittozzi le lancia un cordiale guanto di sfida per il futuro: «L’appuntamento per me è solo rimandato, credo nelle mie potenzialità e ci riproverò l’anno prossimo». Per i biatleti l’appuntamento principale sarà però fissato con i Mondiali di casa, ad Anterselva (Bolzano).

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