Mondiali Juniores in Fassa, ci siamo Vinatzer e Della Mea punte azzurre

di Luca Perenzoni

Il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli e i Campionati Mondiali Juniores della Val di Fassa sono alle porte. Lunedì, all’indomani della chiusura della rassegna iridata assoluta di Aare, l’attenzione si sposterà sulle Dolomiti fassane con la cerimonia di apertura in programma a Canazei a partire dalle 18 e preceduta, in mattinata, dalla prima prova cronometrata della discesa libera maschile.
Già il giorno successivo, martedì, sarà tempo di assegnare la prima storica medaglia iridata fassana con il gigante femminile pronto a chiamare in pista la friulana Lara Della Mea, una delle due big del team azzurro.

ITALIA CON AMBIZIONI

Alex Vinatzer e Lara Della Mea sono candidati ad essere tra i protagonisti in assoluto della rassegna iridata fassana. Certo, non va dimenticato come a livello giovanile le sorprese siano sempre all’ordine del giorno, ma è anche vero che quasi tutti i grandi sono passati quanto meno da un acuto nella rassegna under 21. I due azzurrini arrivano in Val di Fassa con al collo il bronzo «da grandi» conquistato nel Team Event di Aare; Vinatzer è pure vicecampione mondiale uscente di slalom, grazie al secondo posto raccolto dodici mesi fa a Davos, alle spalle di quel Clement Noel già capace di imporsi in questa stagione in Coppa del Mondo e l’anno passato autentico dominatore della prova tra i pali stretti. Con il transalpino ormai fuori età, Vinatzer è candidato al ruolo di prima punta dello slalom di martedì 26 febbraio.
Discorso analogo per la friulana Della Mea, anche se al femminile è più facile imbattersi in junior già capaci di raccogliere qualcosa di importante anche nel circuito maggiore. Il carattere e il talento alla ventenne tarvisiana non fanno di certo difetto, anzi, e tra gigante e slalom avrà modo di divertirsi. Il calendario mondiale oltretutto propone anche una sorta di staffetta tra i due big azzurri, con le ragazze chiamate a iniziare con le discipline tecniche mentre gli uomini le affronteranno per ultime.
Sono in totale 16 gli azzurrini convocati in Val di Fassa e tra loro compare anche la figlia d’arte Teresa Runggaldier, velocista erede di papà Peter che 33 anni fa seppe salire sul podio di un mondiale juniores, con il bronzo nella combinata di Bad Kleinkirchheim 1986, primo sigillo di una carriera che lo vide vincere una Coppa del Mondo in SuperG e l’argento iridato nella libera di Saalbach ‘91. In chiave trentina, con le «big» Martina Peterlini e Laura Pirovano fuori età (per un solo anno), le osservate speciali saranno la bresciana Marta Rossetti e il trevigiano Matteo Pradal, cresciuti sciisticamente rispettivamente a Madonna di Campiglio e proprio in Val di Fassa.

I POSSIBILI PROTAGONISTI

In Val di Fassa ci sarà in gara anche una campionessa del mondo senior, la svizzera Alina Danioth, vincitrice pochi giorni fa insieme al team svizzero del Team Event di Aare. La slalomista elvetica gode di un palmares di tutto rispetto in campo giovanile, con due titoli mondiali juniores raccolti tra Sochi ‘16 e Davos ‘18, entrambi in combinata e l’anno scorso fu bronzo in slalom. A difendere il titolo iridato dello scorso anno saranno anche l’ormai nota slovena Meta Hrovat (a Davos oro in slalom e argento in combinata) e l’austriaca Julia Scheib, campionessa uscente di gigante. Sempre tra le porte larghe, attenzione massima anche sull’altra svizzera Camille Rast e sulla norvegese Kaja Norbye, mentre in velocità Nadine Fest sarà una delle big della decade fassana.
Al maschile, potrebbero essere i norvegesi ad interpretare il ruolo di protagonisti: Lucas Braathen e Atle Lie McGrath sono profili di sicuro interesse, in gigante e slalom, mentre il team statunitense potrà mettere in gioco River Radamus, argento in superG a Davos dodici mesi fa con le nazionali alpine che punteranno su Manuel Traninger (Austria) e Semyel Bissing (Svizzera).
Saranno in totale undici i titoli in palio, tra martedì 19 e mercoledì 27 febbraio, sul teatro proposto dalle due piste iridate, l’Aloch di Pozza di Fassa per le discipline tecniche e team event e La VolatA di San Pellegrino per le discipline veloci, gli iscritti sono arrivano da ben 56 nazioni: un vero e proprio Mondiale.

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