Shiffrin raccoglie la 56ª perla Chiara Costazza è ottava

di Luca Perenzoni

Mikaela Shiffrin, sempre lei. E se in gigante aveva dovuto sopportare la vittoria a braccetto con l’ormai evidente rivale Petra Vlhova, nello slalom di Maribor la cannibale a stelle e strisce ha voluto mettere le cose in chiaro sin dalla prima manche, lasciando ad un secondo esatto la stessa slovacca per mettere al sicuro il successo numero 56 in carriera nel massimo circuito, poi concretizzato con una seconda manche di ordinaria amministrazione che le ha consentito di salire per la 13ima volta in stagione sul gradino più alto di un podio completato dalla svedese Anna Swenn Larsson e dalla svizzera Wendy Holdener; ottavo posto e miglior risultato stagionale per la fassana Chiara Costazza.

Insomma, la Shiffrin continua a mietere record: è già la slalomista più vincente della storia, a soli 23 anni viaggia ad un ritmo di vittorie che potrebbero presto condurla verso i «fatidici» 86 acuti di Stenmark, rischiando anche di primeggiare nella graduatoria dei più vittoriosi in una singola stagione. A tredici c’è già arrivata (come hanno saputo fare anche Stenmark, Herman Maier e Hirscher), a fare quattordici ci è riuscita solo Vreni Schneider e manca ancora un mese di Coppa del Mondo, una volta aperta e chiusa la parentesi iridata di Aare. Inutile dire come con sei successi in sette slalom disputati abbia già messo al sicuro la vittoria nella coppetta di specialità oltre che nella generale, graduatorie che guida rispettivamente con 135 e 640 punti di margine sulla Vlhova, ieri scivolata al quinto posto nella seconda manche, alle spalle anche dell’altra svedese Frida Hansdotter.



Come detto in casa Italia la migliore notizia di giornata arriva da Chiara Costazza che sul fondo tutt’altro che compatto di Maribor trova un intrigante ottavo posto, al termine di due manche concrete in cui ha evitato errori evidenti. Decima dopo la prima frazione, la poliziotta fassana è progredita di ulteriori due gradini nella discesa decisiva, pur non apprezzando particolarmente le condizioni di gara umide e aggressive.

«L’ottavo posto è il mio miglior risultato stagionale, ma non è quello a cui aspiro, né quello che in questo momento mi sentirei di poter fare - ha confessato la trentaquattrenne di Pozza a fine gara - Purtroppo in queste condizioni faccio davvero ancora tanta fatica a fidarmi e a fare le cose giuste. Sono comunque contenta del risultato, sono punticini che porto via, sicuramente vado ad Are con tanta fiducia e tanta carica per migliorare. Le grandi restano distanti, ma abbiamo ancora un po’ di lavoro da fare, nulla è impossibile. Qui il tracciato non ti dava la velocità e la costanza  per poterti sentire bene, ovviamente tutte hanno fatto fatica, comunque arrivare giù e vedere la luce verde è una piccola soddisfazione. La Shiffrin? Noi come lei siamo qui per dare il meglio, sicuramente è molto distante, ciò non toglie che questo ti dà ancora più carica per arrivarle vicino».

Ventisettesimo e ventottesimo posto invece per la valtellinese di Rovereto Irene Curtoni e per la giovane friulana Lara Della Mea, con Roberta Midali 35ima e la poliziotta roveretana Martina Peterlini out nella prima manche come Anita Gulli. Ed ora sotto con i Mondiali di Aare.

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