Hockey, Bolzano come Roma Sogna l'impresa epica

Simile a quello della Roma in Champions, anche l’Hc Bolzano sta sognando una favola nel campionato mitteleuropeo Ebel. In poche settimane i biancorossi sono saliti dall’ultima posizione in classifica per giocarsi ora la finalissima contro il Salisburgo. Il Palaonda di Bolzano con i suoi 7.200 posti registra un doppio, clamoroso, sold-out per le partite di giovedì e venerdì. In programma c’è gara 3 e gara 4 della serie al meglio delle 7 partite (attualmente si è sull’1-1) contro i Red Bull Salisburgo per il titolo di campione Ebel.

Il Bolzano non gioca in Italia (un campionato italiano vero e proprio, di fatto non esiste) ma in una lega transfrontaliera che comprende formazioni austriache, croate, ungheresi e ceche, e la squadra ha compiuto un piccolo-grande miracolo sportivo. A dicembre, prima del cambio in panchina con il coach finlandese Kai Suikkanen che ha preso il posto di Pat Curcio, la squadra era sprofondata all’ultimo posto, a distanza siderale dall’ottava posizione che significava playoff. In tutto l’arco della stagione i Foxes sono stati tra le prime 8 per appena 5 giornate su 54, ma alla fine hanno strappato l’accesso last-minute alla post-season. Già un primo miracolo, ma il bello doveva ancora venire.

Ai quarti di finale spazzato via in 5 partite il fortissimo e ricchissimo Klagenfurt, in semifinale altre 5 sfide per mandare in vacanza i Vienna Capitals campioni in carica e favoriti per il titolo. Sempre con il solito schema: difesa e contropiede, un inno all’italianità che agli austriaci va terribilmente di traverso. E a ogni partita, la febbre da hockey che sale al livello di guardia. Non solo a Bolzano, ma in tutto l’Alto Adige, in questi giorni non si parla d’altro che del miracolo sportivo targato HC Bolzano. Rimane da scrivere solo il finale.

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