Pechino batte Almaty 44-40 In Cina Olimpiadi invernali 2022

A prescindere dalla neve, dalle enormi distanze chilometriche degli impianti, nel pieno rispetto del pronostico, Pechino si prende anche le Olimpiadi invernali, che si disputeranno 14 anni dopo quelle estive. La megalopoli cinese diventa così la prima sede di entrambe le rassegne a cinque cerchi: dopo il 2008, ecco l’edizione invernale 2022. Un exploit in piena regola, che rimarca la sensazione del boom cinese. A Kuala Lumpur i lavori del Cio sono partiti a rilento, complice un temporale che ha verosimilmente fatto saltare il sistema informatico dei voti. I membri Cio, che erano chiamati a scegliere fra Pechino e la kazaka Almaty, hanno dovuto procedere con il voto su carta, come ai vecchi tempi. La sostanza, però, non è cambiata. Pechino ha battuto la rivale, ma per un pugno di voti. Di 44 a 40 il punteggio, con un astenuto e una miriade di dubbi, perplessità.

È perfino ipotizzabile che, nella sessione con il minor numero di votanti (i membri Cio sono 115, ma a Kuala Lumpur ne sono presenti 100, dei quali solo 81 hanno espresso una preferenza), il peso dei voti dei tre membri italiani, Carraro, Pescante e Cinquanta, sia risultato determinante per la scelta della delegazione cinese, che ha intascato e potrebbe lautamente ricompensare a tempo debito. Cioè, il 17 settembre 2017 (la data è ufficiosa, ma assai probabile), giorno in cui a Lima verranno assegnate le Olimpiadi estive 2024, che vedono in lizza pure Roma.

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