La confessione di Carolina «Sì, è vero ho coperto Schwazer»

«In realtà non l'ho capito neanche io. Il mio ex fidanzato ha fatto uso di doping e apparentemente ci sono finita di mezzo. L'ho vissuta come un tradimento dalla parte sia personale e affettiva del mio ex fidanzato e anche come atleta». Lo ha dichiarato, a proposito della sua squalifica, la pattinatrice azzurra Carolina Kostner , in un'intervista esclusiva a «Le Iene show» in onda stasera alle ore 21.10. La campionessa è stata squalificata per 16 mesi per aver aiutato l'ex fidanzato Alex Schwazer a sottrarsi ad un controllo antidoping. L'atleta è stato trovato positivo all'Epo nel 2012. La Kostner racconta come è andata: «Eravamo io e Alex a casa mia.


Suona il campanello e Alex mi dice: «Se è il controllo antidoping digli che io non ci sono perchè ho dato la reperibilità a casa mia a Racines e, quindi, devono venire a cercarmi lì». Ho aperto la porta e ho detto alla persona che stava lì che Alex non era in casa ed era a Racines ad allenarsi. «Ho detto una bugia. In quel momento ho avuto pochi secondi per riflettere veramente. Ho reagito come la sua fidanzata» ha raccontato la Kostner. «Dopo che il controllore è andato via da casa mia, anche dopo le mie incitazioni che lui partisse, è partito per casa e la sera mi chiama e mi dice «Ho fatto il test a casa, stai tranquilla. Per me quell'episodio era finito lì» ha detto l'atleta azzurra che invece dopo «una settimana più o meno» ha scoperto la positività del fidanzato. «Come ho reagito? Quando ho compreso che un test è stato positivo, senza dir niente sono uscita di casa, ho vagato per il paese senza accorgermi neanche di dove stavo andando e di quanto tempo era passato. Non comprendevo cosa stava succedendo».


«Avevo paura che tornata a casa lui non ci fosse più e non riuscisse a darmi una spiegazione, quindi sono di corsa tornata a casa e lì mi ha fermato e mi ha detto "Ho preso l'Epo. Ammetterò tutto, pagherò per l'errore, per gli errori". Allora io gli ho chiesto: «Ma come?». E lui: "Ho preso l'Epo e lo avevo nel tuo frigo". Se gli avevo chiesto spiegazioni in precedenza? Mi aveva detto che era vitamina B12. Avevo piena fiducia nella persona che amavo e non mi sono posta la domanda». Rimandate al mittente, invece, le teorie sul professor Ferrari medico in comune con Alex.
«No, questa è una caz***ta, Ferrari adesso so chi è, però non è il mio medico». «Come definirei la mia squalifica? Io la definirei abbastanza ingiusta. Credo che per quello che ho veramente fatto sia sproporzionata, farò ricorso». Rispetto al Coni, Kostner si trova in difficoltà («Mi mancano un pò le parole su questo. In un certo senso non mi sento trattata col rispetto che credo di meritare»), ma è contenta delle parole del presidente del Coni Malagò («Anch'io avrei detto che il mio fidanzato non era in casa») che poi ha corretto: «Ha fatto delle dichiarazioni nei miei confronti che mi hanno anche fatto piacere. Capisco che in questo caso un presidente debba mantenere neutralità.


Personalmente ho da rimproverarmi di aver fatto un errore e non l'ho mai negato dall'inizio. Se mi ricapitasse domani con le stesse condizioni penso che lo rifarei». Carolina dichiara di non aver mai saputo prima che Alex si dopasse, nè aveva sospetti su di lui, anzi aveva pensato di poter formare una famiglia con il marciatore. «In tanti momenti di questi 6 anni io ho pensato veramente che fosse l'uomo della mia vita e che un giorno sarebbe stato il padre dei miei figli. Non sono stata capace di fargli capire quanto dovrebbe essere orgoglioso di gareggiare pulito. Io piano piano ho imparato ad accettare le sconfitte e questa secondo me è una cosa molto importante per un atleta» ha detto la pattinatrice, che dichiara come l'argomento doping fosse stato qualche volta al centro dei loro discorsi: «Ci sono state delle volte in cui l'argomento è stato toccato. Infatti lui sapeva esattamente come io la pensavo. È stata la sua positività ad incrinare il nostro rapporto. Al primo istante no, ma a lungo andare ha cambiato il rapporto».


La Kostner dichiara che «con le stesse condizioni» si rifidanzerebbe con Schwazer, sostenuto all'inizio e poi - stando a molti - lasciato nel momento di maggiore difficoltà. «In effetti è stata quella la mia grande difficoltà, che dopo la sua positività io sentivo che aveva comunque bisogno di una persona, di un sostegno. E come ho agito da sua fidanzata il giorno che ho detto che non era in casa, anche lì ho cercato comunque di stargli vicino, finchè la vita e le situazioni ci hanno allontanato. Se l'ho perdonato? Al momento, dopo una sentenza di un anno e quattro mesi, faccio fatica. Però col tempo sono sicura che lo farò. Tornare insieme? Mai dire mai». Kostner conferma che il doping «mi fa schifo», ma non si dice sicurissima che non rifarebbe la stessa cosa anche sapendo che il suo fidanzato si dopava.


«Dipende molto dalle circostanze. Sapendo ora quello che ho passato direi che cercherei di farmi il più coraggio possibile per fare di sì, non è così semplice come sembra». E sulla Pellegrini che ha dichiarato «Io non potrei stare con uno che si dopa» Kostner glissa con «Cavoli suoi. Lei lo avrebbe lasciato subito? È semplice dirlo quando non sei il diretto interessato». Tutta questa vicenda ha "umiliato" la pattinatrice bolzanina, ma non a tal punto da farle perdere la voglia di tornare alle gare: «Mi sono presa un anno di pausa a partire dall'estate scorsa. Negli ultimi anni comunque ho fatto una vita abbastanza da egoista e adesso sento il bisogno di restituire qualcosa ai miei amici. Se tornerò in gara? Speriamo al più presto».

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