Oggi il Gp di Monza parata di stelle nel parterre e Drogba parla di razzismo

La Ferrari di Charles Leclerc ha conquistato la pole position del Gran Premio d'Italia a Monza. Seconda la Mercedes di Lewis Hamilton, mentre è quarta l'altra Ferrari di Sebastian Vettel dietro a Valtteri Bottas, terzo. 

"È incredibile, è un onore essere in pole davanti a questi tifosi. Ma è un peccato che alla fine ci sia stato tanto caos". Queste le dichiarazioni di Charles Leclerc, pole-man del Gran Premio d'Italia. Il pilota monegasco della Ferrari ha conquistato la pole position nelle qualifiche di Monza in una sessione finita clamorosamente senza il secondo time-attack a causa del tanto traffico creatosi nel terzo settore nei secondi finali: "Speravo di poter fare anche un ultimo giro ma alla fine è stato sufficiente il primo - ha commentato Leclerc - È incredibile vedere tutte queste persone e fare la pole è davvero fantastico". Infine sulla gara: "Il passo è stato abbastanza buono durante le simulazioni di gara. A Spa siamo riusciti a vincere e speriamo di potercela fare anche qui".

Furibondo Hamilton: «È pericoloso comportarsi così nel giro di lancio. Ci sono piloti che rallentano, altri che ti affiancano. Questo sistema è pazzesco». Lewis Hamilton è secondo alle spalle di Leclerc ma «deluso» dopo il pazzesco finale delle qualifiche del Gran Premio di Monza con una specie di «melina» tattica alla fine della Q3. «Sono felice - aggiunge il pilota inglese della Mercedes - di essere in prima fila e di poter lottare con le Ferrari. Ma oggi è stato deludente perchè ci siamo persi l’ultimo giro, tutti hanno rallentato».

La gara si corre oggi, partenza alle ore 15.10: trasmessa in diretta in chiaro anche su Tv 8, su satellite Sky Sport.

Ieri non si è fatta attendere la marea rossa di tifosi desiderosa di veder sfrecciare le monoposto di Formula Uno sul rettilineo di Monza, in particolar modo i due piloti di Maranello Charles Leclerc e Sebastian Vettel, e che fin dalle prime ore del mattino di ieri ha invaso e «intasato» le vie di accesso al parco, sollevando non poche polemiche tra gli addetti ai lavori.

Sono loro, i tifosi appassionati con indosso maglie dai variopinti colori delle scuderie del cuore, i cappellini ombrello a ripararli dal sole e la pazienza di affrontare code lunghe centinaia di metri, la vera e immancabile certezza di Monza, per un’Italia che si appresta a vivere l’entusiasmo del 90mo Gran Premio con la consapevolezza di restare al «tempio della velocità» per altri cinque anni, come siglato nero su bianco da Aci e Liberty Media tre giorni fa.

Sulla presenza di ospiti ed istituzioni oggi, nella giornata di gara invece, le certezze sono poche. Attesi per la premiazione dei tre piloti che si conquisteranno un posto sul podio domani sono attesi Vincenzo Spadafora, neo ministro per le politiche giovanili e lo sport, il presidente Aci Angelo Sticchi Damiani e il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. A quanto emerso il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, fino a qualche giorno fa previsto alla cerimonia di premiazione, non ha ancora confermato la sua presenza, lo stesso vale per Matteo Salvini. Il leader della Lega, sempre presente negli ultimi anni in occasione della corsa nel «tempio della velocità» monzese, non ha fatto sapere se raggiungerà l’Autodromo.

Ha dato invece forfait per altri impegni Giovanni Malagò, presidente del Coni. Tra le stelle del calcio nazionale e internazionale, ieri in visita ai paddock del circuito lombardo i tifosi hanno acclamato Didier Drogba, ex campione del Chelsea e del Fenerbahce e oggi testimonial Fia in una campagna per la sicurezza stradale, il quale parlando di razzismo ha affermato che si tratta di «una piaga» e che «viene dato troppo spazio agli imbecilli» e di come essi siano dappertutto «in Italia, in Francia, in Germania e anche in Africa».

Foto e richieste di selfie sono state l’accoglienza riservata a Pierre Emerick Aubameyang, attaccante dell’Arsenal e della nazionale gabonese. Sarebbe invece confermata per oggi la presenza di Fabio Borini, centrocampista del Milan.

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