Leclerc trionfa a Monza: una Ferrari prima di tutti non succedeva da nove anni

Trionfo Leclerc al Gran premio di Monza di Formula Uno: il giovanissimo pilota della Ferrari riporta il Cavallino Rampante a dominare nella gara di casa davanti a centomila tifosi in delirio.

Leclerc ha dominato la gara dall’inizio alla fine, azzeccando le strategie delle gomme, contenendo a lungo un Lewis Hamilton poi costretto a un errore, che ha fatto avanza l’altra Mercedes di Valteri Bottas, secondo dopo una rimonta al cardiopalma.

Leclerc riporta la scuderia di Maranello sul gradino più alto del podio sul tracciato brianzolo dopo nove anni: l’ultimo successo era stato di Fernando Alonso nel 2010. Per Leclerc è la seconda vittoria consecutiva dopo quella di Spa una settimana fa.

Charles Leclerc e la Ferrari, un sogno tutto rosso che non si ferma più. Dopo il trionfo nel tempio della velocità a Spa di una settimana fa, il monegasco della scuderia di Maranello fa il bis nella corsa di casa a Monza, riportando il Cavallino Rampante a cavalcare sul gradino più alto del podio, nove anni dopo la vittoria di Fernando Alonso nel 2010 quando l’asso spagnolo arrivò ad un passo dal Mondiale. Quello che è ormai difficile non definire un predestinato, il 22enne del Principato di Monaco, ha vinto disegnando una gara straordinaria, difendendosi come un leone e fino al limite del consentito agli attacchi ripetuti di Lewis Hamilton e nel finale anche di Bottas, fino al trionfo sul podio di fronte alla marea rossa di migliaia di tifosi scesi in pista.
Hamilton alla fine chiuderà al terzo posto, con le gomme ormai andate e dietro anche al compagno in Mercedes Valtteri Bottas. Corsa da dimenticare per l’altro ferrarista Sebastian Vettel che parte male e nei primi giri rovina tutto andando in testa coda e compromettendo il suo Gp che termina con una anonima tredicesima posizione.


A far esultare e gioire la «marea rossa» arrivata a Monza in massa (oltre 200.000 persone nell’intero week-end per un ennesimo nuovo record di presenze) ci pensa invece un grandissimo Leclerc che con una gara da leggenda spazza via tutti i dubbi e i veleni rimasti nell’aria a causa delle qualifiche da pazzi vissute sabato («ieri non ho fatto niente di male, quello che è successo non è stato colpa mia e Binotto lo sa bene..» dirà Leclerc al termine della festa del podio).
Fin dal semaforo verde, il monegasco, che scattava dalla pole position, resiste ad una migliore partenza di Hamilton e si catapulta in testa guadagnando un piccolo margine che gli consente di arrivare al primo pit-stop davanti a tutti. La Ferrari non cade nei tranelli dei pit-stop simulati della Mercedes e cambia le gomme a Leclerc nel momento giusto (al giro 19): il monegasco mette la gomma bianca, più resistente ma meno veloce, mentre Hamilton sceglie la gialla, più morbida e quindi meno durevole. La bravura del ferrarista è proprio quella di riuscire a tenere dietro Hamilton con le gomme più lente fino al punto di rischiare di prendere bandiera nera nell’estremo tentativo di non farlo passare. I commissari optano per una specie di cartellino giallo (la bandiera bianco-nera) e Leclerc può continuare a resistere agli attacchi del campione del mondo della Mercedes.
Passano i giri e Leclerc continua a restare comando aumentando seppur di poco il suo vantaggio (oltre il secondo), il che non consente a Hamilton di usare il Drs per aprire l’ala posteriore e avere un surplus di velocità. La gomma più resistente comincia a farsi sentire e negli ultimi dieci giri Leclerc si porta a distanza di sicurezza dal rivale inglese: Hamilton viene raggiunto e superato dal compagno di scuderia Bottas che come Leclerc monta la gomma bianca, quella più dura.
Il finlandese si avvicina a Leclerc minacciosamente, ad un certo punto la marea rossa si ammutolisce temendo il peggio ma Bottas sbaglia una manovra nel momento decisivo e lascia via libera al monegasco e il boato di Monza fa intendere che il digiuno di vittorie della Rossa in casa è arrivato al termine. Ed è così che il ‘predestinatò di Maranello si avvia al trionfo più bello, quello tra la marea rossa e festosa che lo travolge dal traguardo in poi. Un capolavoro che probabilmente non servirà per quest’anno a riaprire il Mondiale per Maranello (Hamilton resta a +102 punti da Leclerc, quarto in classifica dietro anche a Verstappen e Bottas), ma che oltre a riportare il Cavallino Rampante a griffare con il numero 1 il podio del tracciato brianzolo ridà grandi speranze per il futuro a tutto il popolo rosso.

 

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