F1, Lauda pronto al rientro: «È stata lunga, ma sono ancora qui»

«Quando ebbi l’incidente in Germania fu solo una questione di un mese o poco più. Sì, avevo ustioni, ero bruciacchiato, ma ne uscii in fretta. Adesso è stata davvero lunga, ma sono ancora qui...». Niki Lauda torna a parlare.

Lo fa in un’intervista alla «Gazzetta dello Sport», raccontando del trapianto di polmone a cui è stato sottoposto e del lungo recupero. «Sulle prime non ci credetti, poi ne presi atto, cominciando a chiedere quanto sarebbe durata la degenza. Quando accadono certe cose devi sempre guardare avanti, al dopo». In questi mesi è stato costretto a rimanere lontano dai box ma «non ho perso un solo gran premio, anche se ero in compagnia di tante cannette di flebo. Ho assistito a tutte le gare, ho telefonato al box durante i fine settimana, mi hanno sempre detto quello che accadeva. Era come trovarmi insieme agli altri a bordo pista. Devo dire che ho scoperto una volta di più il calore delle persone con le quali sto lavorando da anni. Tutti bravi, tutti preoccupati per me». Lui, invece, di preoccupazioni non ne ha avute. «Non ho mai avuto paura. Ero nelle mani di ottimi specialisti. Mi sono affidato a loro. Sapevo che sarebbe stata dura, molto dura. In simili condizioni io potevo solo fare una cosa: lottare. L’ho fatto per ogni istante, lo sto ancora facendo».

Lauda si appresta a trascorrere il Natale con la famiglia a Ibiza, «in un mese, mi hanno detto, dovrei essere pienamente in forma e pronto a ricominciare la vita di sempre, quindi seguirò i gran premi come prima, perchè no?». E poi rivela: «una delle cose che più mi hanno fatto piacere è la lettera che mi ha inviato Sebastian Vettel, scritta di suo pugno, piena di belle parole, di considerazioni affettuose. Non me l’aspettavo, di solito i piloti non fanno queste cose, guidano e basta. Ma lui è una bella persona. Sì, ha avuto momenti difficili e di sconforto, lo sappiamo, ma sarebbe assurdo metterlo in discussione. Si riprenderà, un campione non dimentica mai come si guida. Tornerà forte come sempre e sarà ancora lui il grande rivale di Hamilton nel 2019».

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