MotoGp, Marquez a Silverstone per accarezzare il titolo

Otto gran premi alla fine della stagione ed un vantaggio di 59 punti da amministrare sul secondo. Marc Marquez guarda dall’alto Valentino Rossi, vede ancora più lontani Jorge Lorenzo (-71) e Andrea Dovizioso (-72). L’anno scorso il campione della Honda era arrivato a Silverstone appena 16 punti davanti a Dovizioso e 24 sopra Maverick Vinales.

Una dote risicata, che l’aveva costretto ad una gara d’attacco, fino al ritiro per la rottura del motore, a sette giri dal traguardo, mentre lottava per il podio. Vittoria e leadership del mondiale se li era così ripresi Dovizioso. Ora la situazione è molto diversa e tutto sembra giocare a favore di Marquez: moto collaudata, affidabile e competitiva su ogni pista; possibilità di gestire i risultati senza esporsi a inutili rischi; abitudine ormai consolidata a vestire i panni del pilota da battere. Il quinto titolo (e terzo consecutivo) in sei anni di MotoGp è a portata di mano.
In Austria è arrivato «solo» un secondo posto, dietro Lorenzo, sufficiente comunque ad aumentare il distacco da Rossi (sesto) e preparare al meglio la tappa del Gp di Gran Bretagna.

Una delle piste più veloci (anche nel mutare delle condizioni meteo) e lunghe del motomondiale è stata riasfaltata di recente per migliorare il grip. Michelin mette a disposizione quattro pneumatici anteriori e quattro posteriori (normalmente sono tre) a mescola morbida, media e dura.

Pista asciutta o bagnata che sia, Marquez è certo di poter fare bene. «Dopo parecchio tempo senza aver modo di correre sotto la pioggia, in Austria abbiamo avuto la conferma che sul bagnato siamo molto competitivi - avverte lo spagnolo - e questo è un grande vantaggio per noi considerando che correremo nel Regno Unito in questo weekend. Il meteo è un’altra variabile da tenere in grande considerazione a Silverstone. Ad ogni modo, qualsiasi siano le condizioni che troverò, farò di tutto per salire sul podio».

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