Christian Merli al debutto con la nuova Osella mille

Christian Merli debutta domenica al volante dell’Osella PA 21 JRB nella 39ª Cronoscalata Cividale - Castelmonte, decimo appuntamento del Trofeo Italiano della Montagna Zona Nord. La manifestazione è valida inoltre per il Campionato Austriaco, il Campionato Sloveno, il Trofeo Slovenia Triveneto, il Campionato Triveneto ed il Campionato Friuli Venezia Giulia.

Esordio in gara, dunque, per sviluppare ulteriormente la biposto sport della Titan Motor Sport, struttura del driver di Fiavé, con l’obbiettivo di far compiere un ulteriore salto di qualità alla piccola «mille» PA 21 JRB iscritta in Gruppo E2 SC.

«Si tratta di una biposto sport che utilizza un 4 cilindri 1000 cc Bmw ultima generazione che dispone di 200 cavalli di potenza - spiega il pilota di Fiavè -. Il telaio è in acciaio ad alta resistenza pannellato in carbonio e musetto crash sempre in carbonio. L’impianto frenante è al top, le sospensioni sono indipendenti con ammortizzatori regolabili Öhlins, mentre il cambio al volante, Teknogear, è a sei marce. La trasmissione è a catena, ma con un differenziale esclusivo appositamente costruito, mentre l’aerodinamica è di diretta derivazione FA30 Evo. Le coperture sono Avon ed il peso è sotto i 400 chilogrammi. Abbiamo effettuato solo un test in pista ed ora si affronta la vera gara per conoscere sia i limiti sia le eventuali modifiche da apportare a questa aggressiva vettura da gara. Quindi, come detto, un test importante in gara».

Si corre a Cividale. Conosce il tracciato di gara? «Nel 2004 abbiamo conquistato la prima vittoria assoluta della carriera. Poi non abbiamo più partecipato. Quindi non ricordo perfettamente il tracciato. Ho letto che è una cronoscalata di 6,395 chilometri e sono due le due manche di gara. Per questo battesimo abbiamo scelto una gara decisamente impegnativa con trentaquattro curve, sei tornanti, un dosso dove la vettura normalmente si stacca dal suolo e due chicane».

Il percorso è molto tecnico e sinuoso con peculiarità molto diverse da quelle che solitamente caratterizzano questa tipologia di gare. Le sede stradale non è molto larga, le curve sono molto diverse tra loro e c’è un impegnativo tratto in discesa che porta ad una variante realizzata sul tipo di quelle che solitamente si trovano nei circuiti. Quindi un dosso sul quale le vetture si staccano decisamente dal terreno. Tra gli iscritti anche Gino Pedrotti al volante della sua Formula Renault 2000.

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