Domani la crono Trento-Rovereto che può decidere il Giro d'Italia

«Amo tutte le crono, ma ne ho viste di meglio di quella in programma domani: i percorsi troppo veloci e piatti non mi piacciono al 100 per cento, ma sono contento di disputare qualsiasi crono. Però, attenzione: non credo che domani avrò tanto vantaggio su Simon Yates da togliergli la maglia rosa». Non è una dichiarazione di resa, quella pronunciata oggi da Tom Dumoulin, alla vigilia della cronometro Trento - Rovereto, ma solo un modo per non mettersi troppa pressione addosso.

«Domani potrebbe esserci vento forte e contrario alla corsa: quando procedi a 50 all’ora è difficile aumentare a dismisura i distacchi. Non ci saranno molte differenze - aggiunge l’olandese vincitore del Giro 2017 -. In ogni crono ci sono delle difficoltà: quella di Gerusalemme era molto complicata, questa è piuttosto lineare, veloce, con poche curve. Ho già vinto una prova a crono con questo percorso e dunque non sono preoccupato».

Dumoulin guarda oltre la prova di domani e pensa già alle tappe della settimana conclusiva, quasi tutte in salita.
«Pratonevoso somiglia alla tappa di Oropa dell’anno scorso, una salita piatta non so se sia un vantaggio per me. Yates? Sta correndo molto bene, non ha commesso molti errori, non saprei come staccarlo in questo momento. Aspetto il momento giusto per provarci, appena arriverà ci proverò, iniziando dalla crono di domani. Fino a Roma può accadere di tutto, io lotterò ogni giorno».

Infine, una stoccata agli avversari, a proposito dei tempi fatti registrare sulle salite e sui sospetti per l’uso di sostanze proibite. «È legittimo che la gente si ponga dei quesiti. Io posso dire di essere pulito, gli altri non lo so».

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