Botte da orbi al termine di Baone-Isera

di Stefano Parolari

Una rissa furibonda. Un vero e proprio match di “pugilato”, domenica scorsa, al termine del match di Prima categoria tra la Baone di Romarzollo e l’Isera, finito 2 a 2 sul campo della frazione della Vallagarina.

Davanti agli spogliatoi è scoppiato un parapiglia che ha determinato ieri, secondo il referto di un arbitro di qualità superiore visto che fischia anche in Promozione e in Eccellenza, Alessandro Ramanzini di Trento, una sentenza dalla mano pesante da parte del giudice sportivo della Federcalcio trentina.

Soprattutto la lagarina Isera ne è uscita con le “ossa rotte”. In totale sono stati comminati 10 anni e 2 mesi di inibizione, divisi sul fronte dell’Isera in 5 per l’assistente arbitrale (non ci sono guardalinee ufficiali in questa categoria), 2 per l’allenatore Voltolini, altri 2 per il giocatore Bressan e un anno e 2 mesi per il giocatore romarzollese Pellegrini.

Quest’ultimo è finito sotto i ferri del chirurgo al reparto maxillo-facciale del S. Chiara per la frattura della mandibola. Alle due società un’ammenda di 250 euro per responsabilità oggettiva e pare che nel referto dell’arbitro si parli di una ventina di giocatori coinvolti, anche se la sentenza sottolinea “parecchi tesserati delle due squadre” e che “il direttore di gara non ha potuto individuare tutti i responsabili”. Un’indegna scazzottatura che entrambi i presidenti delle società hanno deplorato.

Il lagarino Alberto Sordo, commerciante, si è sentito con l’arcense Massimo Amistadi, famoso parrucchiere, e presenteranno ricorso per cercare di ristabilire l’ordine degli eventi e magari di inquadrare meglio gli episodi di violenza, che entrambi hanno deprecato. Amistadi non era presente quel giorno per impegni, Sordo ha raggiunto gli spogliatoi ed ha trovato un “inferno”.

«Se erano in venti a menare di santa ragione - spiega Sordo - non capisco perché siano stati i miei ad essere puniti con maggior durezza. Sono il primo, con Amistadi, a condannare quanto è successo. L’arbitro è stato tecnicamente impeccabile in campo, forse doveva essere più ragionevole nel distribuire i cartellini. Poi alla fine spero che in sede di ricorso, dopo aver letto bene il referto della partita, si potrà mettere al posto giusto i vari comportamenti. Il mio allenatore non si merita una sanzione così grave, ha anche stretto la mano all’arbitro e cercava di dividere quella che era diventata una bolgia. Non ho ben capito come si sia innescata la scintilla di questa rissa, però spero che in appello ci siano i presupposti per poter abbassare le pene innanzitutto e poi per capire bene la successione dei fatti. È stato indecente, sia il fatto che i comportamenti».

Max Amistadi si è fatto riferire dai suoi collaboratori diretti la situazione che si è creata dopo la partita, quella domenica dantesca, alla fine del match di Isera. «Sono il primo che detesta la violenza - sottolinea il presidente della squadra della borgata di Chiarano, Vigne e Varignano - e mi auguro si possa mettere a fuoco cosa sia effettivamente avvenuto al rientro negli spogliatoi. La missione delle società sportive non è certo quella di dare il cattivo esempio. Mi spiace che l’Isera sia stata colpita da provvedimenti piuttosto pesanti. Il mio giocatore comunque è rimasto gravemente ferito, ha dovuto farsi operare a Trento per ridurre la frattura alla mandibola. Ci sono altri miei giocatori che hanno vistosi ematomi. È veramente scocciante dover fare la conta delle “vittime” invece che darsi la mano alla fine nel gesto dei fair play.  Con Sordo avevamo parlato anche di una riconciliazione davanti ad una pizza, però attendiamo che il ricorso possa ridurre o cancellare pene di una gravità assoluta».

Certo l’arbitro è stato preciso nel definire la condotta dell’assistente della parte dell’Isera, che ha ricevuto la pena più pesante. Poi ha rilevato il comportamento solo di due giocatori e del mister di casa. Sarà un appello, comunque, “caldo”.


 

LA SENTENZA

PER BAONE E ISERA
250 euro di ammenda “per responsabilità oggettiva, in quanto alla rissa hanno partecipato parecchi suoi tesserati, molti dei quali il direttore di gara non ha potuto individuare”.

THOMAS VOLTOLINI, MISTER ISERA, inibito fino al 3/10/2021
“parte attiva nella rissa verificatasi al termine della gara, durata circa quindici minuti, scambiava calci, pugni, schiaffi e lotta con un giocatore avversario, inserendosi successivamente con violenza in ogni disputa nella quale era presente un avversario”.

MIRSAD KERIC, ASSISTENTE ARBITRALE, TESSERATO ISERA fino al 3/10/2024
“In qualità di assistente arbitrale, per tutta la durata della rissa verificatasi al termine della gara, picchiava con inaudita violenza tanti giocatori avversari, alzandoli di peso, buttandoli a terra e colpendoli con forti pugni e calci alle costole, dando l’impressione di voler massacrare chiunque gli si parasse davanti. In possesso della bandierina, la usava a mo’ di bastone per colpire e a mo’ di spada per trafiggere. Quanto sopra avveniva fino a che, altri dirigenti, lo portavano via di peso”.

SILVIO BRESSAN, GIOCATORE ISERA, inibito fino al 3/10/2021
“durante la rissa verificatasi al termine della gara, colpiva un avversario alla testa con un fortissimo pugno, facendolo cadere e provocandogli forte dolore con bernoccolo e un piccolo foro sulla tempia, partecipando anche allo scontro con altri avversari”.

ANDREA PELLEGRINI, GIOCATORE DELLA BAONE, inibito fino al 3/12/ 2020
“nella rissa, scatenatasi a fine gara, che vedeva coinvolti una ventina fra calciatori e dirigenti, veniva alle mani con calci, pugni, spintoni e lotta a terra con l’allenatore avversario, provocandogli una ferita alla gamba sinistra, con perdita di sangue”.

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