Il Calcio Trento riparte dal "Lupo" Flavio Toccoli: «E' la sfida giusta»

Flavio Toccoli non è superstizioso come tanti suoi colleghi. Non quanto il presidente Mauro Giacca che ha preferito rimanere volutamente in disparte: l'ultima volta che un allenatore è stato presentato qui, nella sede della sua azienda, l'idillio è durato solo pochi mesi. Un precedente, quello di Roberto Vecchiato, che non rappresenta certo il miglior viatico, ma "Lupo" (chiamato così fin dai tempi in cui era il centrale del Mezzocorona in C2) Toccoli sorride tranquillo, la nuova stimolante avventura sulla panchina gialloblù non lo spaventa di certo.

«E' il bello del calcio. Sono andato via dal Bozner proprio perché avevo voglia di rimettermi in gioco, i due anni al Südtirol sono stati un'esperienza importante, adesso è arrivata la sfida giusta con il Trento. Ha dentro il fuoco che mi piace e che cercavo anche da calciatore. Sono consapevole delle difficoltà, ma anche sereno e convinto di poter fare bene insieme alla società».

FIDUCIA

«Il direttore sta allestendo un'ottima squadra, e se riusciremo ad abbinare le qualità tecniche a quelle mentali, allora diventeremo molto competitivi. Qualche passo falso potrà capitare, è normale, l'importante sarà reagire subito». Sulla questione tattica una sola certezza: «La difesa a quattro - spiega - ho chiesto giocatori che sappiano interpretare bene questo tipo di modulo, ma stiamo anche cercando calciatori duttili, in grado di ricoprire più ruoli. Vorrei una squadra camaleontica, capace di adattarsi alle caratteristiche degli avversari. Sotto questo profilo io e Attilio condividiamo la stessa idea».

ECCELLENZA

L'obiettivo è uno solo, vincere. La squadra però sarà costruita con un occhio rivolto anche alla serie D. Una problema in più per l'allenatore: «Io per ora sono concentrato soltanto su una cosa: cercare di plasmare prima possibile il gruppo perché so che dovremo partire subito forte. Tendenzialmente le mie squadre sono sempre state dei diesel, stavolta però ci faremo trovare pronti. Per questo voglio cominciare presto la preparazione». Il massimo torneo regionale si preannuncia piuttosto competitivo. «Ci sono almeno tre formazioni che possono puntare alla vittoria finale - conferma il Lupo - Maia Alta, San Giorgio e Lavis, tutte si sono rinforzate. Ma non mancheranno di sicuro le outsider, penso al Termeno che ha tanti giovani interessanti, o al Mori che ha un bel gruppo affiatato. Non sarà una passeggiata. Ma è giusto che non lo sia».

ESIGENTE

Sono un allenatore che usa sia il bastone che la carota, so quando è il momento di arrabbiarmi e quando di fare una bella risata insieme. Mi piace curare i dettagli, e da ex difensore, studiare a fondo la fase di non possesso. E sono piuttosto esigente, questo sì». Quel qualcosa in più dovrà chiederlo ai giocatori esperti: «Con quelli bisognerà trovare un feeling particolare, pretendere un certo tipo di atteggiamento, di motivazione, di standard di allenamento. Ma questo è anche parte del mio lavoro».

VELOCITÀ

«Mi piace un calcio organizzato, veloce e molto verticale, che riesca ad arrivare il più rapidamente davanti alla porta avversaria. Non ho un modello in particolare, da buon juventino ho molto apprezzato la grinta che ha messo Conte nella sua prima Juve, la qualità di Guardiola, l'intensità di Klopp, ma preferisco essere selettivo, prendere qualcosa da tutti, ma non tutto. Di Conte non mi sono mai piaciuti certi atteggiamenti, di Guardiola non amo l'eccessivo possesso palla».
PROGRAMMA - La squadra comincerà la preparazione il 18 luglio a Terlago, dove rimarrà per dieci giorni. Prima uscita ufficiale il 27 luglio a Lavarone contro il Cittadella.

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