Il Trento torna a sorridere Pareggio esterno del Levico

"Quando el sol el tramonta, l'asen el se 'nponta" dice un vecchio detto trentino. E così è per il Trento, che torna finalmente a sorridere portando a casa tre punti fondamentali per tenere acceso il lumicino della speranza. Se sarà un inutile colpo di coda o l'inizio di una clamorosa rimonta lo sapremo solo nelle prossime settimane, a partire da sabato prossimo quando i ragazzi di Bodo saranno in trasferta a Montebelluna. Questo pomeriggio al Briamasco il Trento ha dimostrato gioco e carattere, sconfiggendo 3-2 il San Giorgio di mister Morini. Le reti di Romagna, Sabato (rigore) e Petrilli portano la squadra a quota 25 punti: sempre all'ultimo posto, ma il distacco sulla quota playout è accorciato. 

Pareggio invece per il Levico sul campo del Delta Porto Tolle. In gol per i trentini Fabio Bertoldi con una straordinaria rovesciata. Pareggio dei padroni di casa con un rigore di Malagò. I levicensi superano così il San Giorgio in classifica, restando comunque nella zona calda.

TRENTO - SAN GIORGIO 3-2

TRENTO (4-3-3): Barosi; Romagna (28'st Baronio), Carella, Sabato, Mureno; Frulla (21'st Panariello), Zucchini, Furlan; Trevisan, Cristofoli, Petrilli (40'st Roveretto). A disposizione: Guadagnin, Badjan, Bertaso, Bosio, Islami, Ferraglia. Allenatore: Loris Bodo.

SAN GIORGIO (4-4-2): Demetz; Aichner, Harrasser, L. Brugger, Treccani; Stark (19'st Gietl), Cia, Ritsch, Piffrader; Colosio, Boggian (15'st Orfanello). A disposizione: Negri Bevilacqua, Baldo, Golser, Messner, Duranti, Pichler, Lercher. Allenatore: Patrizio Morini.

ARBITRO: Angiolari di Ostia Lido (Gervasoni e Taverna di Bergamo).

RETI: 20'pt Romagna (T), 12'st rigore Sabato (T), 27'st Ritsch (SG), 34'st Petrilli (T), 36'st Orfanello (SG).

NOTE: spettatori 400 circa. Campo in buone condizioni. Ammoniti Mureno (T) per gioco falloso, Frulla (T) per proteste, Sabato (T) e Harrasser (SG) per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 4 a 1 per il San Giorgio. Recupero 1' + 5’

comments powered by Disqus