Monza, inizia l'era berlusconiana Contro la Triestina finisce 1 a 1

Stefano Negro si veste bene e non ha tatuaggi, proprio l'identikit cercato e voluto da Silvio Berlusconi, «emozionato» per la prima al "Brianteo". Ma il gol al 67' del difensore, retaggio della vecchia dirigenza e un passato nel vivaio della Juventus, non basta per regalare al nuovo proprietario del Monza la prima gioia e, contestualmente, il primo posto nel Girone B della Serie C alla squadra. Contro la Triestina infatti il Monza non va oltre l'1-1, raggiunta all'86' da un rigore del "Diablo" Granoche, un attaccante extra-lusso per la categoria e guastafeste per una sera. Così continua una sorta di maledizione: dopo il closing che ha portato il passaggio del club nelle mani di Fininvest, il Monza non è più riuscito a vincere, reduce da due pareggi e una sconfitta. Ma la vetta del campionato continua ad essere lì, ad un tiro di schioppo. Il Pordenone capofila resta ad un punto ma è tanta l'amarezza per una gara dominata per 75' e buttata via nel finale per la paura di vincerla, con un baricentro troppo basso. 

E pensare che Berlusconi, per caricare la squadra prima del fischio d'inizio, era perfino sceso negli spogliatoi, dopo aver evidenziato il suo manifesto del Monza «esempio di valori eterni» e rimarcando il suo tifo per il Milan in un ipotetico derby tra qualche anno in Serie A. E in tribuna ha anche indossato una sciarpa biancorossa con la scritta «sarà romantico», frase di Galliani, già diventata un tormentone da stadio. «Ricordatevi - l'arringa di Berlusconi ai giocatori - che chi ci crede combatte. Chi ci crede supera tutti gli ostacoli. Chi ci crede vince. Quindi, credeteci, andate in campo e vincete con almeno tre gol di scarto». Ma che la giornata non sia fortunata è abbastanza evidente già nel primo tempo, quando una bordata di Ceccarelli si stampa sulla traversa a portiere battuto. Berlusconi è accolto come un eroe. La curva "Davide Pieri" gli dà il «benvenuto» con uno striscione, ringraziandolo preventivamente per «il sogno». Lui scatta selfie, con i tifosi che lo acclamano al coro «Silvio, Silvio, Silvio», e si circonda dei suoi fedelissimi: al suo fianco ci sono l'ad Adriano Galliani, il sindaco della città Dario Allevi, la senatrice Licia Ronzulli e l'ad di Fininvest Danilo Pellegrino. Per il Brianteo è lecito sognare la promozione ma la festa è rimandata.

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