Ronaldo, niente Portogallo e la Juve lo difende

Niente Portogallo neppure questa volta. Come a settembre, Cristiano Ronaldo salta le partite della sua nazionale anche a ottobre. E non ci sarà neppure a novembre. Il ct Santos non l’ha convocato per la partita di Nations Cup contro la Polonia e per l’amichevole con la Scozia dell’11 e 14 ottobre, e ha annunciato che lo lascerà a casa anche per i due match successivi di Nations Cup, contro Italia (il 17 novembre a San Siro) e Polonia.

Un caso, dunque, soprattutto perchè un mese fa era stato detto che Ronaldo a ottobre sarebbe tornato con la Nazionale. E proprio nei giorni in cui CR7 torna protagonista, suo malgrado, anche nelle cronache extrasportive, per il presunto stupro del 2009, denunciato sull’onda del #metoo dalla modella americana Kathryn Mayorga, presso una corte del Nevada. Un’accusa che, secondo la stampa britannica, se non si sgonfierà potrebbe costargli la sponsorizzazione di alcune aziende statunitensi. La stessa Nike, il colosso con cui il portoghese ha un contratto a vita, si è detta «molto preoccupata per le accuse inquietanti».

A difendere il giocatore ci pensa allora la Juventus: «Cristiano Ronaldo ha dimostrato in questi mesi la sua grande professionalità e serietà, apprezzata da tutti - scrive il club su Twitter - Le vicende asseritamente risalenti a quasi 10 anni fa, non modificano questa opinione, condivisa da chiunque sia entrato in contatto con questo grande campione».

Il ct Santos si è affrettato a gettare acqua sul fuoco del caso calcistico, spiegando, dopo avere premesso di non «voler entrare in dettagli privati», che la decisione di non chiamare il 5 volte pallone d’oro, è stata concordata tra lui, Ronaldo e il presidente della federazione portoghese. «E stato convenuto - ha spiegato il selezionatore del Portogallo - che Cristiano non sarebbe stato chiamato in questo e nella prossima convocazione». Ma non è ancora giunto il tempo dell’addio di CR7 alla nazionale del suo paese, dice Santos: «È stato esplicito più volte sulla sua disponibilità per la squadra nazionale e non prevedo il contrario».

A prestar fede a queste parole, si può ipotizzare che Ronaldo abbia deciso di tagliare le fatiche, riservandosi di esserci con il Portogallo solo negli appuntamenti più importanti. A quasi 34 anni - li compirà il 5 febbraio - Ronaldo, perfezionista nella cura del fisico e nella preparazione, ha forse deciso di risparmiarsi un pò. Ed è probabilmente convinto di doversi concentrare nel lavoro con la Juventus perchè non è ancora completamente soddisfatto del suo rendimento nè della sua intesa tecnica con la squadra.
CR7 prosegue, mostrando serenità, gli allenamenti alla Continassa, il centro di allenamento della Juventus. L’unica cosa che l’ha turbato sarebbe stata l’espulsione di Valencia per quella «pettinata» a Murillo parsa ai più un peccato veniale.

Dopo la sosta forzata di martedì in Champions, per la squalifica Uefa di un turno, si prepara a tornare titolare, sabato a Udine. L’obiettivo è di ripetere la buona prestazione fatta sabato scorso con il Napoli, aggiungendoci quel gol solo sfiorato. CR7 è al momento a quota 3 reti, lontano dallo scatenato Piatek ed è un gap che vuole colmare.

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