Italia Under 19, match pazzesco ma alla fine esulta il Portogallo

L'Under 19 sale sul podio con la medaglia d'argento al collo nell'Europeo Under 19. Una grande Italia, bella, generosa, che rimonta con orgoglio una partita che sembrava persa, prima di arrendersi ad un Portogallo (4-3) che aveva battuto 3-2 nel girone eliminatorio, ma che è comunque la nazionale prima nel ranking Under 19. Quello stesso Portogallo che, forza dei ricorsi storici, la squadra azzurra incontrò nella finale del Campionato Europeo U19 in Liechtenstein vinta 2-0 dall'Italia guidata da Paolo Berrettini. Bravi lo stesso gli azzurrini, che ce l'hanno messa tutta per riprendersi quella coppa che da allora manca alla bacheca azzurra. La squadra di Nicolato ha percorso dalle fasi di qualificazioni fino ad oggi un cammino incredibile, 8 vittorie e due pareggi, segnando 23 reti e subendone 10. Un gruppo che si è formato nel corso del tempo e che nasce dalla cantera azzurra di Coverciano, tra cui il trentino Andrea Pinamonti, iniziato con la Under 15, e che, qualificandosi tra le prime quattro, ha già conquistato un primo obiettivo, il biglietto per il Mondiale Under 20 del prossimo anno in Polonia.

Ci sono voluti in tempi supplementari per piegare gli azzurrini, una partita incredibile fino all'ultimo secondo. L'Italia ha vissuto la seconda finale nella stessa stagione dopo quella dell'Under 17 battuta ai rigori dall'Olanda, e ha raggiunto quinto podio in due anni tra Europei e Mondiali per le giovanili azzurre considerando il secondo posto Under 19 nel 2016, terzo posto Mondiale Under 20 nel 2017 e il terzo posto Under 21 all'Europeo del 2017.
Alla finale europea l'Italia è arrivata per la seconda volta consecutiva dopo quella di due anni fa in Germania quando alla guida c'era Paolo Vanoli e l'Under venne sconfitta dalla Francia. Questa squadra ha saputo prendersi la rivincita superando i francesi in semifinale con i gol di Capone e Kean (2-0), squadra che qui in Finlandia era accreditata come favorita per la vittoria finale. Sono riusciti a farlo con il gruppo più giovane della rassegna continentale, all'interno del quale sono presenti sei ragazzi nati nel 2000, di un anno più piccoli degli altri, i millenials che spesso hanno saputo fare la differenza in campo.

La caratteristica di quest'Italia consiste nella duttilità tattica e nella rotazione dei giocatori per garantire la migliore condizione fisica in campo. Nicolato decide per il 4-3-1-2, confermando la linea difensiva con Plizzari in porta, Bellanova a destra, Bettella e Zanandrea centrali e Tripaldelli a sinistra; centrocampo con Tonali davanti alla difesa, Frattesi a destra e Melegoni a sinistra; il tandem d'attacco con Scamacca e Pinamonti supportati da Zaniolo che si muove tra la trequarti e la fascia sinistra.
L'inizio è di marca portoghese con Nunez che all'11' impegna Plizzari e al 13' con una conclusione di Gomes deviata in angolo. E' proprio il portiere azzurro il protagonista di questa parte delle gara contro la squadra prima nel ranking Under 19, decisivo al 25' con i pugni su un tiro di controbalzo di Carmo.

Con un pressing molto alto e l'imprevedibilità dei suoi esterni, il Portogallo crea serie difficoltà all'Italia, che si fa sorprendere dalle ripartenze dell'asse Vinagre-Joao Felipe. Ma al 29' la squadra di Nicolato, su una ripartenza, chiama in causa Joao Virginia, costretto a deviare in angolo un insidioso tiro di Frattesi. Quattro minuti più tardi un assist di prima intenzione di Tonali serve Pinamonti, che colpisce di testa, ma il tiro finisce alto. Poi al 42' è proprio Tonali a mettere in difficoltà i portoghesi con una punizione, pronta però la respinta di Virginia. Partita incredibile. Ma il Portogallo è sempre in agguato. E in pieno recupero, al 46', passa in vantaggio: cross di Gomes, Francisco di testa per Joao Felice, stop di petto e palla in rete. Nella ripresa Nicolato prova la carta Kean al posto di Pinamonti, e successivamente inserisce Capone e Candela, cercando di sfruttare la freschezza dei nuovi entrati. Un collo interno di Melegoni finisce fuori, ma più pericolose sono le iniziative dei portoghesi, che al 27' realizzano il raddoppio con Francisco Trincao. L'orgoglio dell'Italia non tarda ad uscire. Questa squadra, che ci ha abituato alle imprese, non ama perdere, non ama farlo senza dire la sua. E nel giro di un minuto la dice, e anche bene. Due guizzi firmati da Kean, il primo al 30' con un diagonale che accorcia le distanze, il secondo al 31' - su cross rasoterra di Zaniolo - che porta l'Italia al pareggio e riapre la partita.

Partita che va ai supplementari. Gli azzurrini restano in gara grazie al carattere e alla personalità, crescendo sul piano del gioco. Al 14' del primo tempo supplementare, però, il Portogallo sfrutta l'occasione giusta con Joao Felipe che realizza il 3-2 e la sua personale doppietta. Tutto da rifare. L'Italia sembra in difficoltà, ma non è così. E' proprio in questi momenti che gli azzurrini danno il meglio e così al 7' arriva il 3-3 firmato da Scamacca. Partita incredibile, neanche il tempo di gioire per l'impresa ed ecco il 4-3 del Portogallo con Pedro Correia che mette la parola fine ai sogni azzurri.

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