Spalletti: «Voci di mercato? No a squadre virtuali»

«Sto pensando di suggerire al presidente di creare tre squadre, una che è la nostra, una femminile e una virtuale, composta dalle decine di giocatori che vengono accostati all’Inter. Una terza squadra che dovrebbero allenatore i dirigenti perchè io non voglio, non ci sto e non mi garba»: Luciano Spalletti, alla vigilia della partita al Luigi Ferraris di Genova, prende posizione riguardo alle voci di mercato che parlano di nuove rivoluzioni in casa nerazzurra. «Parlerò col presidente di questo problema - aggiunge - perchè di nomi ne fate in continuazione e c’è qualcuno a farli. Ma l’allenatore sono io, siamo terzi in classifica e, nonostante ci sia ancora metà campionato davanti, si parla già di rivoluzione».

Tiene banco il mercato prima dell’importante partita contro il Genoa, una sfida che vedrà assenti dal campo Perisic e Icardi. Non partirà titolare neanche Brozovic per motivi disciplinari. Il giocatore croato potrebbe essere schierato a lavori in corso. Il tecnico nerazzurro non vuole e non cerca alibi, allontana ogni forma di depressione dalla sua squadra, risponde a Totti e anche Di Francesco. Spalletti cita un episodio in particolare. La trattativa della cessione di Eder che, secondo alcune voci, avrebbe portato Sturridge in nerazzurro a gennaio: «Se Eder non ci levava le castagne dal fuoco, voglio vedere cosa si mangiava».

Assente anche Miranda, che sarà probabilmente sostituito da Ranocchia preferito a Lisandro Lopez. Spazio forse a Karamoh e Rafinha. Un’Inter rimaneggiata contro un Genoa, reduce da due vittorie consecutive, tra cui quella contro la Lazio. «C’è un ambiente da combattere in modo coraggioso. La squadra di Ballardini - riconosce l’allenatore - è formidabile». Per poi aggiungere: «I depressi teneteceli lontano. Noi dell’Inter siamo cittadini del cielo che abitano sulla terra. Non buttiamo via niente e qui non c’è alcuna depressione».

L’Inter deve trovare un’altra vittoria dopo quella contro il Bologna. La Roma, distante un solo punto e impegnata con l’Udinese, è sempre in agguato. E anche in questa occasione non manca la vis polemica soprattutto con Eusebio Di Francesco che aveva dichiarato: «Ci sono squadre che fanno mezzo tiro in porta, stanno magari più su e vincono le partite». «Se si riferisce a noi, siccome non è la prima volta - risponde Spalletti - dico che ha ragione perchè la Roma poteva stare più in alto. Infatti, negli anni precedenti, era abituata a lottare per il campionato insieme al Napoli. Una volta è arrivata un punto avanti, una volta un punto indietro». Poi, il capitolo Totti che ha escluso ogni confronto con Spalletti. «Si è espresso in modo inequivocabile. Segna - dice il tecnico nerazzurro - un punto preciso sul nostro rapporto. Da parte mia ci sarà sempre la stessa apertura e disponibilità che ho sempre avuto. Mi dispiace se la pensa così ma non posso farci niente».

Infine, una certezza sul futuro: «Skriniar resterà all’Inter per diversi anni».

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