Zidane: «Cristiano Ronaldo resta» Ma Perez sogna Neymar, Hazard e Lewandowski

Giù le mani da Cristiano Ronaldo. Alla faccia di quello che pensa la stampa spagnola e portoghese, nonchè il suo presidente Florentino Perez, restio a cedere alla richiesta di ritocco dello stipendio dell'asso portoghese, il tecnico del Real Madrid, Zinedine Zidane, continua a tenersi stretto il 5 volte Pallone d'Oro. Così, all'indomani dei rumors che indicano CR7 in uscita da Madrid a fine stagione, l'allenatore francese ha pensato bene di mettere i puntini sulle 'ì: "Io non immagino un Real senza Cristiano - ha detto Zizou in conferenza stampa alla vigilia del match di Coppa del Re contro il Leganes - È dove dovrebbe essere, il club, i tifosi, tutti lo amano. L'ho detto anche a Cristiano che non immagino un Real senza di lui".   

Certo è però che Florentino Perez ha già cominciato a pensare al dopo e Marca ha fatto nomi e cognomi del tridente sognato dal presidentissimo: Neymar, Hazard e Lewandowski. Con Coutinho appena passato ai rivali del Barca, il Real non può certo restare a guardare e considerando la difficoltà di arrivare al brasiliano e al belga ha pronte anche le alternative che portano ai Mauro Icardi e Harry Kane, magari con Mauricio Pochettino (come ventila oggi la catalana BTV) al posto di Zidane in panchina.   

"A me interessa la parte sportiva - ha tagliato corto Zizou interpellato sulle voci di mercato e i presunti dissidi tra CR7 e Perez sull'ingaggio -  Siamo in un momento difficile, ma lui è lì. Cristiano deve pensare a giocare, come ha sempre fatto. Non voglio parlare del contratto o di altre cose. Di questo deve parlarne col club. Quello che mi interessa è quello che fa sul campo e il contributo che dà alla squadra. Il resto lo gestisce lui e io non mi intrometto", ha aggiunto l'allenatore francese che poi chiosa sul suo futuro, per la prima volta da quando è arrivato un pò meno certo dopo i continui flop dell'ultimo mese. Lei non immagina un Real senza Ronaldo - gli viene chiesto - ma un Madrid senza Zidane? "Io non immagino niente, vivo giorno per giorno, ho sempre pensato in questo modo e non cambio certo adesso". Certo è che con la Liga ormai andata (-19 dal Barcellona ma con una partita da recuperare) e con la Champions che offre un ottavo decisamente a rischio (contro il Psg), la Coppa del Re diventa per i blancos un appuntamento da non perdere assolutamente: "Sappiamo tutti che le partite ora hanno un'importanza enorme, ci giochiamo la Coppa e vogliamo arrivare in fondo. Domani sarà importante non subire gol ma cercare invece di farne in chiave qualificazione. Giocheremo come se fosse una sfida secca", ha insistito Zizou che domani potrebbe optare per qualche cambiamento nell'undici iniziale.   

L'importante adesso è superare la fase critica: "Tutti la percepiscono in un modo o nell'altro. Io, quando ci sono momenti complicati, lavoro e basta pensando di fare qualcosa di buono. Ho esperienza come giocatore e conosco il calcio e so che ogni tre giorni c'è una partita e le cose possono cambiare. Io sono qui da allenatire da due anni - ha concluso Zizou - e in questo periodo abbiamo vinto tanto ma anche quando vincevo pensavo allo stesso modo: lavoro e vivo alla giornata. Adesso pensiamo a lavorare e a tornare a vincere". 

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