Sospetto biscotto tra Perù e Colombia

Il Cile si lecca le ferite, dopo la clamorosa estromissione dalla fase finale dei Mondiali in Russia. La delusione, dopo il tonfo nelle qualificazioni - culminato con lo 0-3 contro il Brasile - è stata grande, ma la speranza che qualcosa ancora si possa salvare non è del tutto tramontata, soprattutto dopo le rivelazioni del difensore del Perù, Renato Tapia, che ha ammesso un accordo nel finale della partita con la Colombia per non alterare l’1-1, un risultato che avrebbe qualificato direttamente ai Mondiali in Russia la Nazionale di Pekerman e mandato ai Playoff quella guidata da Gareca.
Il sito del quotidiano cileno La Tercera pubblica un video con le dichiarazioni del giocatore, raccolte da Panamericana tv.

Parole che hanno indotto la Federcalcio cilena a valutare la possibilità di chiedere un intervento della Fifa. Il sospetto era emerso in tempo reale, quando in campo sono stati notati conciliaboli tra giocatori delle due squadre, avvertiti dalle panchine della contemporanea situazione di Brasile-Cile, con la «Roja» sotto di due gol e condannata ormai alla sicura estromissione per la peggior differenza reti nei confronti del Perù. Quest’ultimo, poco prima, aveva pareggiato con Guerrero il vantaggio segnato da James e, a quel punto, si sarebbe accontentato del pari, rinunciando a giocare negli ultimi minuti e a una vittoria che l’avrebbe qualificato per Russia 2018, spedendo invece la Colombia al Playoff.

Nell’attesa della decisione sul possibile ricorso contro il risultato di Perù-Colombia, il Cile s’interroga sul futuro e pensa già alla ricostruzione sulle macerie della squadra che, per due volte di seguito, ha vinto la Coppa America. Il prossimo obiettivo è la qualificazione per la Coppa del mondo 2022, che verrà ospitata - salvo clamorosi ripensamenti - dal Qatar. Il primo passo, dopo le dimissioni del ct Juan Antonio Pizzi, è l’individuazione di un allenatore in grado di riportare la Nazionale cilena ai vertici del calcio mondiale.

Il Cile dovrà risalire la china e dovrà farlo senza un top player del calibro di Arturo Vidal, che ha annunciato l’addio alla Nazionale. Secondo il giornale spagnolo Marca, il candidato numero uno alla panchina del Cile è l’ex del Manchester City, Manuel Pellegrini. Il suo agente, Jesus Martinez, ha parlato parlato di panchina con un «impatto sentimentale» di altissimo profilo. In ogni caso, Pellegrini è attualmente legato da un contratto «difficile da rompere» con i cinesi dell’Hebei Fortune.
Ma, se il Cile chiama, «l’ingegnere» (come è soprannominato) non può rimanere indifferente.

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