La Juve vuole il primo trofeo stagionale Keita rompe con la Lazio, in campo alle 20.45

«Dobbiamo ripartire con la rabbia giusta, non con la delusione di Cardiff». Cancellare la sconfitta nella finale di Champions per ricominciare subito a vincere. Alla vigilia della Supercoppa contro la Lazio, Massimiliano Allegri indica alla Juventus la strada per cominciare l'annata col piede giusto. «Quella grande rabbia che abbiamo provato va usata per affrontare questa stagione. Bisogna essere consapevoli della nostra forza, ma sapere che serve lavorare duro ogni giorno. E l'unico modo per partire bene è rimanere sereni, aver grande equilibrio ma soprattutto grande determinazione nel voler centrare gli obiettivi».

Traguardi che il tecnico bianconero non ha smesso di rincorrere, superando anche qualche tentennamento. «L'idea delle dimissioni dopo Cardiff? Ho fatto una riflessione per capire se avevo la forza di andare avanti e la voglia di rimettermi in discussione - spiega -. E mi sono reso conto che con questa squadra si può riaprire una nuova stagione importante e avere un futuro importante, e quindi sono ripartito». Qualche incertezza invece per la formazione per all'Olimpico: «Ho ancora 3 o 4 dubbi da sciogliere e quindi sarà un casino... Mi aspetto una gara complicata. È una finale e la Lazio in precampionato non ha perso nemmeno una partita e preso pochi gol. È una squadra ben organizzata e con giocatori di qualità. Dovremo essere bravi. Servirà soprattutto grande volontà perchè in questo momento la condizione atletica non è delle migliori. Servirà usare la testa per portarla a casa. Serve una partita seria, da Juventus».

Sul fronte biancazzurro, la Lazio dovrà fronteggiare la tara psicologica di 13 sconfitte nelle ultime 14 partite e dieci ko nelle ultime dieci, con 31 gol subiti e soltanto tre realizzati all'attivo. «Contro la Juventus partiamo sfavoriti, ma nel calcio non si sa mai», spiega il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi. «I numeri parlano chiaro, noi contro la Juventus abbiamo avuto una tradizione sfavorevole», prosegue Inzaghi. La cui ricetta è sempre la stessa, quella che nei quattro precedenti con lui in panchina ha visto una costante: alta l'attesa ma assai deludente il risultato finale. La forza e allo stesso tempo la speranza della Lazio, sono riposte nello spirito di gruppo e in un precampionato che, a differenza della Juve di Allegri, ha visto i biancocelesti sempre vincenti in sette amichevoli: «Dovremo essere squadra, gruppo, lottare insieme su ogni pallone. Ci siamo meritati sul campo questa finale e vogliamo giocarcela nel migliore dei modi», ha proseguito Inzaghi.

«La Lazio ci arriva bene, abbiamo fatto un buonissimo precampionato e lavorato fin dal 4 luglio pensando a questa partita».

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