Higuain: «Io via da Napoli per colpa di De Laurentiis»

Sedici minuti bastano e avanzano a Gonzalo Higuain per mettersi definitivamente alle spalle tre anni di Napoli e concentrarsi, mente e corpo, nella nuova avventura bianconera. Ringraziamenti obbligati a tifosi e compagni partenopei, scuse e applausi a Maurizio Sarri, stilettate verso Aurelio De Laurentiis.

Insomma, se il presidente ha dato tutte le colpe a lui per il drammatico addio, parlando di tradimento e ingratitudine, Higuain fa tutto anziché porgere l’altra guancia: «La mia scelta è stata la Juventus anche perché lui mi ha spinto a farla - attacca il Pipita -. Il mio modo di pensare non era il suo, non avevo più un rapporto con lui, non avevo voglia di stare un minuto in più con lui. Per me era arrivato il momento di cambiare aria, per una serie di motivi successi prima. Ringrazio i tifosi e i compagni, lui no, non posso dire di più».

Inevitabile che, dopo l’antipasto di ieri tra visite mediche e passaggi alle sede e a Vinovo, durante la presentazione allo Stadium Higuain tornasse sul suo recentessimo passato, su quei «tre anni meravigliosi» trascorsi all’ombra del Vesuvio. «Non ho altre parole per ringraziare i tifosi, capisco che sono arrabbiati, ho letto insulti, ma questa è una scelta che ho fatto per motivi miei e quindi sto pensando alla Juventus, per il presente e il futuro - ribatte l’ex Real Madrid -. È stata una scelta mia quella di stare tranquillo, in silenzio, per fare la vacanza con la famiglia e gli amici. Ho solo parole buone per Sarri, è stato un grandissimo allenatore per me, mi ha fatto crescere, se è arrabbiato perchè non l’ho chiamato chiedo scusa, ho solo parole di ringraziamento per lui».

Il capitolo Napoli è ormai definitivamente alle spalle. Higuain ha scelto la Juve «per vincere». «Sono qui perché è una grandissima squadra, ha una mentalità vincente e un progetto incredibile: questi sono i motivi per cui sono venuto qui. Posso solo ringraziare Agnelli, Marotta e Paratici che hanno fatto un grandissimo sforzo, dimostrerò loro che hanno fatto bene a comprarmi facendo una grande stagione». Per metterlo a disposizione di Massimiliano Allegri, la Juventus ha pagato i 90 milioni della clausola rescissoria, cifra record per il mercato italiano: «È una responsabilità enorme - ammette il nuovo numero 9 bianconero -. Ora tocca a me dimostrare perché hanno pagato tutti quei soldi. Uno dei miei giocatori preferiti della Juventus quando ero al Real era Del Piero, era una grande ispirazione per me. Mandzukic? Nessun problema con nessuno, la squadra vince con il collettivo, Mario mi ha accolto benissimo, per me non c’è nessun problema».

Nessuna replica a Francesco Totti, che nei giorni scorsi, parlando del trasferimento del Pipita, aveva parlato di «nomadi senza cuore». «Totti è un grandissimo giocatore, non ho nulla da rispondere - si limita a dire Higuain -. La Juventus è stata una scelta mia e sono contento di questo». E adesso, gli obiettivi.

Così com’è, con o senza Paul Pogba, la Juventus può e deve sognare il triplete: «Ovviamente per una squadra abituata a vincere l’obiettivo è quello, ovviamente è un sogno, ma dobbiamo lottare e lavorare tutto l’anno, ma - conclude - oltre la Champions anche gli altri due titoli sono importanti». Sedici minuti di parole, ora l’avventura può cominciare.

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