«Arriviamo a questa finale più stanchi del 2014 e abbiamo due settimane prima di pensare a questa partita. L’obiettivo in una finale è vincerla, non c’è altro, ma è una partita da 50 e 50, conosciamo bene il Real». Diego Simeone è già con la testa alla sfida di San Siro contro i blancos che mette in palio la Champions League.

«Dormire in questo momento è complicato, la testa non si ferma», confessa il Cholo, che non smette di elogiare i suoi ragazzi: «I miei giocatori si identificano con la squadra, sono molto fortunato ad averli». Rispetto a due anni fa, l’Atletico ha cambiato molto «ma per fortuna chi è arrivato si è adattato in fretta.

Il paragone con Bilardo? Per me è un orgoglio, sono cresciuto con lui, è come un padre». E per il futuro confessa: «Guidare la nazionale argentina sarà sempre un obiettivo nella mia vita, prima o poi succederà».