Sanzioni pesanti per i dirigenti del Trabzonspor Chiusero la terna arbitrale dentro lo spogliatoio

Aver chiuso l’arbitro dentro lo stadio costa caro a Ibrahim Ethem Haciosmanoglu, presidente del Trabzonspor, e agli altri dirigenti della società. Mano pesante della Federcalcio turca in merito a quanto accaduto dopo la gara fra la formazione di Trebisonda e il Gaziantepspor, finita 2-2.
Haciosmanoglu è stato sospeso per 280 giorni e condannato a pagare una multa di 48 mila euro. Ancora più severe le sanzioni per gli altri dirigenti: 410 giorni di sospensione per Yakup Aslan e Ali Uzunay, un anno di squalifica per Koksal Guney, Omer Demir, Ali Kemal Basaran, Onur Incehasan, Seyfettin Tayfun Kahyaoglu e Mehmet Terzi. Per tutti multe fra i 64 mila e gli 83 mila euro.


Sospeso anche Suleyman Hurma per 21 giorni, con ammenda di 8 mila euro. Il Trabzonspor sarà poi costretto a giocare due gare a porte chiuse.
L’arbitro di quella gara, Cagatay Sahan, e i suoi assistenti erano stati trattenuti allo stadio su ordine di Haciosmanoglu dopo la mancata concessione di un rigore nel finale. Fu lo stesso presidente del Trabzonspor a rivelarlo, ‘liberandò gli ufficiali di gara solo dopo la telefonata del premier Erdogan.
Haciosmanoglu, tra l’altro, non era nemmeno allo stadio ma a Istanbul e, informato di quanto era successo durante la gara, aveva dato ordine di non far uscire l’arbitro fino al suo arrivo.


I cancelli dello stadio sono stati così chiusi, impedendo alle auto del direttore di gara e dei suoi assistenti di lasciare l’impianto, mentre Haciosmanoglu si lamentava dell’arbitraggio in diretta tv: «se dobbiamo morire, moriremo da uomini ma non vivremo mai da donne». Quattro ore dopo, Erdogan ha chiamato il presidente del Trabzonspor, riuscendo a calmarlo e a convincerlo a liberare Sahan e i suoi collaboratori. Successivamente Haciosmanoglu aveva provato a giustificarsi dicendo di aver trattenuto la terna allo stadio per proteggerla dalla furia del pubblico ma non è bastato a evitargli la dura sanzione.

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