Maglia sessista, Adidas e Manchester sotto accusa

È bufera sul Manchester United. Tutta «colpa» della nuova maglia da donna presentata sabato scorso dall’Adidas e che ha generato aspre polemiche nel Regno Unito per un evidente scollo a «V» definito sui social network «sessista» e «discriminatorio». «Davvero, Adidas? Perché questo scollo a “V” molto più basso di quello degli uomini? Ad alcune di noi non piace mostrare il decolletè», ha scritto, indignata, una tifosa dello United su Twitter; e ancora: «Il modello per le donne è orrendo e sessista. È un peccato perché Adidas ha fatto un gran lavoro con la linea maschile», ha spiegato Roy Aurstad, sostenitrice dei Red Devils.

Lo United, che non ha una squadra femminile di calcio, ha firmato lo scorso anno un accordo record con la casa tedesca per 10 stagioni per 750 milioni di sterline, pari a 940 milioni di euro.

Dal mondo femminile è però arrivato anche qualche applauso: «È un modello più femminile degli altri e fa sì che le donne possano smettere di vestirsi come gli uomini - ha twittato Sarah Penman -. Sessista? È positivo che ci sia un modello ad hoc per le donne! Dobbiamo esserne contente»

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