Roma a Pinzolo, la star è Castan. Più forte di tutto, anche della malattia

«Non vedo l'ora di tornare. Solo a pensarci ho i brividi». Leandro Castan freme, costretto all'inattività nel passato campionato per un cavernoma alla testa, poi rimosso chirurgicamente, è carico a molla in vista dell'inizio della stagione. Il suo riscatto parte dal ritiro di Pinzolo.

«Cosa mi è mancato di più in quest'anno di assenza? Il campo, giocare all'Olimpico - confessa il difensore della Roma dal ritiro di Pinzolo della squadra di Rudi Garcia -. Dopo l'intervento speravo di poter recuperare più velocemente, invece ci è voluto un pò di tempo, ma spero di poterci essere già alla prima di campionato. Sto lavorando per tornare a sua disposizione più velocemente possibile. Mi aspetto di tornare più forte di prima».

Senza nessun timore della ruggine accumulata durante allo stop forzato. «Nella mia vita non ho mai avuto paura di sbagliare e non inizierò adesso. Sono molto fiducioso di tornare al mio livello - assicura il brasiliano -. Ho fatto questo intervento per poter giocare ancora a pallone, altrimenti in questo momento ero in Brasile sul divano».

Un pensiero che ammette di aver avuto dopo aver saputo del problema, e che è stato allontanato anche grazie al supporto del ds Sabatini: «Quando i dottori mi hanno detto che non potevo più giocare, che dovevo smettere perchè la malformazione mi metteva a rischio e che dovevo fare l'intervento io sulle prime l'ho presa un po' male. Ho pensato allora di tornare in Brasile a riflettere su che cosa fare nella vita. Quando però sono andato a Trigoria, Sabatini mi ha subito detto che dovevo restare qui. Non mi ha fatto mollare e lo ringrazio molto per la forza che mi ha dato».

Una forza che adesso è pronto a riversare in campo.

comments powered by Disqus