L'Aquila in campo: c'è Varese

L'Aquila Basket si prende una bella rivincita, battendo al Palatrento Varese per 82-74.

Partenza difficile per la Dolomiti Energia, che chiude sotto il primo quarto, ma poi reagisce e si prende una vittoria importantissima in chiave playoff, grazie soprattutto alla mano caldissima kdi molti dei suoi protagonisti al tiro da 3.

 

 


CLASSIFICA BUGIARDA

A volte la classifica è bugiarda e racconta meno di quello che è il valore di una squadra. È il caso dell’Openjobmetis Varese che stasera scenderà sul parquet della Blm Group Arena di Trento per sfidare la Dolomiti Energia.

I biancorossi attualmente occupano il dodicesimo posto a 16 punti, ma vengono da ben quattro vittorie consecutive, interrotte soltanto domenica scorsa dal ko a Pistoia. «Varese è una squadra in salute, rimasta solida nonostante i cambi nel roster» avverte Davide Dusmet, uno dei tre vice di coach Maurizio Buscaglia. «La squadra di Caja gioca con energia e flessibilità ed ha una buona costanza di rendimento, anche perché può contare su una delle migliori difese del campionato». Nell’ultimo mese e mezzo, dopo aver inserito i vari Larson, Vene e Delas al posto di Waller, (infortunato), Hollis (tagliato) e Pelle (passato a Torino), sta trovando nuovi equilibri, tanto da battere una dopo l’altra le «big» del campionato: Venezia, Milano, Cantù e Brescia. Un biglietto da visita importante, che fa dire a Dusmet: «Varese è quel tipo di squadra che può mettere in difficoltà chiunque con l’energia e l’aggressività. Ha una delle migliori difese e in attacco vanta gerarchie abbastanza chiare: Wells è il perno, ma nelle ultime settimane l’Openjobmetis ha trovato tanti protagonisti diversi, come Avramovic e Cain».

Trento, dal canto suo, dovrà pareggiare intensità ed energia per vincere una partita fondamentale nella rincorsa aI playoff. «Chiaro - continua Dusmet - che i match in casa per noi sono importantissimi». Anche perché c’è da vendicare il -27 (93-66 per Varese) dell’andata.
La Dolomiti Energia si affaccia al match di stasera avendo recuperato Beto Gomes, uscito nel quarto periodo del match vinto sabato scorso a Reggio Emilia per un trauma al ginocchio. Ancora tribuna, invece, per Jorge Gutierrez che dopo l’incidente domestico all’inguine di quasi due settimane fa resta fuori uso. Dovrebbe ricominciare con gli allenamenti differenziati tra qualche giorno, ma prima di rivederlo il campo passerà tempo.

Un altro che si professa indietro di condizione ma che in realtà in campo è spesso fondamentale è Dustin Hogue, sabato scorso Mvp assieme a Shields e Forray. «A dire la verità io non mi sento al 100% dal punto di vista atletico - confessa il ragazzo di Yonkers. - So che posso crescere. Christian Verona e tutto lo staff tecnico e atletico mi stanno aiutando a fare il massimo per accelerare questo processo».
Come successo a Reggio Emilia, anche stasera il buon Dustin sotto i tabelloni dovrà combattere contro gente più alta e più grossa, ma non si squassa. «Nell’ultima partita siamo stati in grado di prendere un grande vantaggio a rimbalzo, e proveremo a fare la stessa cosa anche contro Varese». I lombardi - tanto per gradire - sono la prima squadra per numero di rimbalzi totali, la seconda per quelli offensivi. «Rispetto ad altre formazioni abbiamo meno centimetri ma questo non è un limite, basta andare a rimbalzo forte, tutti e cinque assieme. Lo staff si è concentrato molto su questo aspetto, perché prendere possesso dei rimbalzi significa controllare la partita e il ritmo del gioco. Quando tutti lavoriamo bene sotto i tabelloni può succedere anche che Toto Forray prenda più rimbalzi di me, come è successo sabato».

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