L'Aquila contro Pesaro per riprendere quota

di Daniele Battistel

Boccata di ossigeno per l’Aquila Basket, che al PalaTrento torna alla vittoria battendo Pesaro 91-74.


«Hanno gli stessi punti nostri, lo dice la classifica, ma sono stati condizionati sin qui dalle assenze e hanno bucato solo la trasferta di Varese. Trento rimane un campo ostico, per cui servirà una prova di solidità mentale per uscirne a testa alta». Coach Spiro Leka non si nasconde le difficoltà che la sua VL Pesaro potrebbe incontrare questo pomeriggio al PalaTrento. L’allenatore albanese da anni trapiantato nelle Marche riconosce che il compito della sua squadra in casa della Dolomiti Energia sarà molto più complicato di quanto non dica in questo momento la classifica della Serie A, con i due team terz’ultimi a quota 4 punti.

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«Per loro - continua - quella contro di noi è una di quelle gare che non possono perdere. Quindi cercheranno di azzannarci subito e chiudere la pratica, anche per non pagare le fatiche di coppa in una eventuale gara equilibrata. Ecco perché, invece, serve resistere per 40’ senza forzare e limitando le palle perse. Quando il numero è sopra le dieci, di solito è il dettaglio che ci condanna».

Nelle parole di Leka, dunque, i tifosi dell’Aquila (invitati a  fermarsi ai due bar dietro alle curve del palazzetto per un aperitivo in compagnia dei giocatori al termine della partita) possono vedere «in anteprima» quello che potrebbe essere il film della gara: una Dolomiti Energia arrembante fin dalla palla a due e una Pesaro attenta a ribattere colpo su colpo per poi tentare il pugno del ko alla Rocky negli ultimi minuti.
Un andamento della partita che, tutto sommato, potrebbe non dispiacere (se non per il gancio mancino finale) anche a coach Buscaglia, desideroso di capire se - dopo i 28 minuti di buon basket contro Milano e i 35 contro l’Asvel - ora la sua squadra abbia nelle gambe e nella testa tutti i 40 minuti di una partita.

Buscaglia riproporrà il quintetto «small ball» con Sutton da 5 e Silins da 4 e non è detto che durante il match non possa provare a regalare qualche minuto a Shavon Shields, che sta recuperando dalla scavigliata del primo novembre a Gran Canaria.

Dal canto suo Leka schiera una delle formazioni più giovani del campionato, anche se decisamente «corta» a causa dell’infortunio di Mario Little. Il leader è il playmaker Dallas Moore. Alla prima stagione da professionista il 23enne sta viaggiando a 17,6 punti di media e quasi 5 rimbalzi. In assenza di Little la guardia è l’argentino Pablo Bertone, già soprannominato «il cardinale» dai tifosi biancorossi, capace di trovare canestri importanti nei momenti fondamentali delle partite, mentre da 3 gioca il capitano Marco Ceron che sta ripagando la fiducia concessagli da Leka con 10,6 punti di media.

Sotto canestro Pesaro può disporre di una delle coppie più sottovalutate ma incredibilmente efficace del campionato: Manuel Omogbo ed Eric Mika: il primo è uno dei due giocatori di tutta la Serie A (l’altro è Lalanne di Brindisi) a viaggiare in doppia-doppia di media (13 punti e 12,4 rimbalzi), il secondo (prodotto del college di Brigham Young) segna oltre 15 a serata aggiungendo anche quasi 8 rimbalzi, il tutto condito da ottime percentuali al tiro (il 57% da due).

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