Flaccadori: «Gioco poco ma rimango sereno»

Quindici minuti in semifinale di Supercoppa con 1 punto segnato, 13 minuti in campo sabato sera nella prima di campionato contro Bologna e 0 punti. Eufemisticamente parlando, non è uno dei migliori periodi in carriera per Diego Flaccadori. Coach Maurizio Buscagalia sembra «non vederlo» più quando si volta verso la panchina per cercare un cambio. Essì che - come l’ha descritto Superbasket nel numero di presentazione del campionato - «è ormai pronto per un ruolo dichiaratamente di primo piano». Lui, il «Flacca», fa buon viso a cattivo gioco.

Diego, come va?

«Tutto bene».

In questo avvio di stagione è più in panchina che non in campo. Che succede?

«È tutto a posto. Giocheremo una cinquantina di partite quest’anno e non è un problema se adesso sto in campo poco. Verrà anche il mio turno. Ora l’importante è che la squadra proceda nel suo percorso di amalgama».

Dopo il bel finale di stagione dell’anno scorso, la convocazione in Nazionale per la prima parte del raduno, questa poteva essere l’annata della consacrazione definitiva, invece...

«Io sono serenissimo. L’anno scorso abbiamo giocato i playoff in 7 per cui per forza di cosa si doveva giocare tanto. Ora è diverso, siamo in tanti ed è giusto che giochi chi è più in forma. Ma non è un problema: so che in alcune partite starò in campo di meno, in altre di più».

In allenamento si sta focalizzando su qualcosa di specifico per continuare il processo di crescita?

«Certamente. Questo è l’anno in cui devo abituarmi a giocare più con la palla in mano e cercare di costruire per gli altri. Finora ero quello che, giocando molto o poco, era comunque un finalizzatore. Ora dovrò ampliare il mio bagaglio».

Significa che la vedremo in campo anche da playmaker?

«Da play puro direi di no, ma potrà capitare di portare su il pallone in attacco o di giocare il pick&roll per cambiare lato della palla».

È uno step che le ha imposto Buscaglia o è una sua volontà?

«Io credo che per fare un ulteriore passo in avanti e ambire in termini di crescita si debba diventare più completi e non fermarsi assolutamente, anche se si viene da una buona seconda parte di stagione».

Il 12 ottobre il ct Sacchetti annuncerà i 24 azzurri da cui pescherà per le qualificazioni mondiali. Si sente dentro il gruppo?

«Penso di avere le mie opportunità. Ero nel gruppone quest’estate e spero di esserlo anche in futuro, tanto più che con la questione Eurolega e Nba potrebbero esserci defezioni importanti».

Passiamo alla partita di sabato. A mente fredda, qual è la sua valutazione?

«Partita importante perché ci ha fatto subito capire la mentalità che dovremo avere se vorremo fare strada. Nei primi due quarti siamo stati troppo “molli” e pensavamo prima all’attacco che alla difesa. Poi ci siamo registrati ed è cambiato tutto: sappiamo che per provare a vincere le partite dobbiamo tenere un’intensità molto alta, soprattutto in difesa».

Questa è l’ultima settimana in cui potrete allenarvi a pieno ritmo prima dell’inizio dell’avventura in Eurocup. Su cosa punterete?

«Sicuramente cercheremo di mettere ancora un po’ di benzina nel motore, perché poi avremo poco tempo per lavorare sul piano fisico».

Intanto domenica si torna a Venezia. Sensazioni?

«Bello! Penso sia molto emozionante tornarci già alla seconda giornata per ricordare che lì abbiamo sognato qualcosa di grande e realizzato qualcosa di comunque importante per questa città».

Secondo lei Venezia si è rinforzata?

«Direi di sì, specialmente sotto canestro. Ora è una squadra più fisica. Non vedo l’ora di trovarmela di nuovo davanti».

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