Buscaglia: «Contro Capo d'Orlando una vittoria di tutta la squadra»

Alla fine il premio di MVP è andato a Johndre Jefferson ma ieri sera la giuria di giornalisti chiamata ad eleggere il migliore in campo ha avuto veramente l’imbarazzo della scelta. Tanto che lo stesso Jefferson, una volta rientrato negli spogliatoi per fare la doccia, ha messo la meritata bottiglia di spumante locale a disposizione di tutti i compagni. Aneddoto simpatico che viene direttamente dalle parole di Maurizio Buscaglia e che certifica, se mai ce ne fosse stato bisogno, come il morale in casa Dolomiti Energia sia molto alto dopo la convincente vittoria contro Capo d’Orlando.

«È stata una bella partita - ha esordito l’allenatore trentino in conferenza stampa - che abbiamo approcciato nel migliore dei modi, andando a tamponare le fonti di gioco dei nostri avversari con Lighty su Fitipaldo e Gomes su Archie, mansioni difensive studiate a tavolino. Un lavoro egregio nella nostra metà campo che ci ha dato la tranquillità di impostare la partita come volevamo».

E fin dall’inizio le percentuali hanno aiutato i trentini che, spinti dalla brillante prestazione al tiro di Diego Flaccadori (primo a raggiungere la doppia cifra ad inizio secondo periodo), hanno provato più volte a dare una spallata al match. Gli ospiti però non si sono mai disuniti ed anzi hanno risposto con veemenza ad ogni tentativo di fuga trentino grazie soprattutto all’onnipresente Delas, vero faro dei siciliani. «Dopo la prima fiammata stavamo giocando una partita attenta, mnemonicamente corretta ma ci mancava aggressività. Nella pausa ho detto ai miei ragazzi che le cose dovevano cambiare ed abbiamo provato a spostare completamente la partita sul versante difensivo». Spendere energie in difesa porta gioco forza ad un calo delle percentuali (addirittura 1/11 lo score trentino da oltre l’arco nel secondo tempo). Un’altra squadra si sarebbe scomposta ma non la Dolomiti Energia di Buscaglia che ha trovato nel bilanciamento delle responsabilità offensive e nella presenza a rimbalzo (solamente 6 quelli catturati in attacco dall’Orlandina) le risposte in un momento chiave.

«Abbiamo giocato meglio contro il loro collasso difensivo trovando soluzioni positive anche dopo quattro o cinque passaggi. Spesso il guizzo decisivo è arrivato da Aaron Craft che ci può dare una grossa mano in questi frangenti. L’ingresso di Luca (Lechthaler, ndr), unito al lavoro “sporco” di Toto Forray ci hanno dato poi quel pizzico di veemenza in più per girare definitivamente a nostro favore la partita. Insomma, una bella vittoria di squadra». Quanto è importante avere degli «specialisti» in panchina.

Lo sa benissimo Maurizio Buscaglia che non a caso ha voluto fortemente con sè Luca Lechthaler anche in questa stagione. All’allenatore spetta il compito di inserirlo al momento giusto, a Luca quello di farsi trovare pronto e di spezzare la gara con la sua intimidazione difensiva. «L’atteggiamento è fondamentale - ha dichiarato il numero 25 a fine match - soprattutto nelle partite come questa. I tiri possono entrare o uscire ma la consistenza difensiva dipende semplicemente dalla voglia di mettere in campo tutto ciò che si ha. Abbiamo fatto un passo in avanti contro una squadra pericolosa per il fatto che non ha un leader offensivo ma che si affida ogni sera ad interpreti diversi. I due punti ci danno la giusta carica per affrontare Reggio Emilia la prossima settimana».

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