La stagione dell'Aquila inizia a Brindisi con il derby... ad alta tensione

 Due società serie, due gm (tra di loro amici) competenti e in ascesa, due squadre che non hanno una lunghissima tradizione in serie A, ma che da qualche anno stazionano nella parte alta della classifica e che - se le aspettative saranno confermate - anche nella stagione che si apre lotteranno per un posto nei playoff.

Dire che Brindisi-Trento - antipasto all’ora di pranzo di domani del 95° campionato di basket - è una sfida già decisiva non è affatto un’eresia.

Lo stesso allenatore della Dolomiti Energia Maurizio Buscaglia è convinto che al PalaPentassuglia, già «caldo» di suo, il clima sarà infuocato. «Finalmente si comincia. E subito con un match difficile. Mi sta bene» l’esordio del coach bianconero. «Giocheremo contro una diretta concorrente, che ha grande talento e giocatori come Moore, AJ English, lo stesso Marco Spanghero (uno dei due ex della partita, assieme all’altro brindisino Marco Cardillo, ndr) che hanno punti nelle mani». Da questa premessa un’indicazione su quello che verosimilmente sarà il piano partita della Dolomiti Energia. «Dovremo fare un match di grande attenzione difensiva, impedire agli avversari di praticare il gioco che preferiscono».


Il che significa prendere subito il controllo dei tabelloni anche in attacco per evitare che i giocatori dell’Enel recuperino rimbalzi «puliti» e lancino il contropiede, l’arma preferita dalle squadre di Meo Sacchetti. L’altra attenzione che dovranno avere gli aquilotti sarà quella di «prendere contatto» con l’uomo da marcare in difesa già a metà campo perché gli esterni pugliesi non ci penseranno due volte a scaricare «bombe» da 3 punti se soltanto avranno mezzo metro di spazio.

L’Aquila partirà questa mattina alla volta della Puglia convinta dei propri mezzi. «Noi stiamo crescendo, abbiamo grande voglia di fare bene e siamo sul pezzo, anche se dovremo stare attenti a gestire al meglio l’emotività che tutte le prime partite della stagione si portano appresso» spiega Buscaglia. Il quale è convinto che quest’anno - eccetto Milano - sarà un campionato ancora più equilibrato del passato. «C’è una squadra più forte, dotata com’è di un roster attrezzato per fare l’Eurolega e in grado di ruotare tantissimi giocatori in modo da mantenere la stessa intensità per tutti i 40 minuti. Questo, però, non significa che il risultato sia scontato e che il campionato abbia già un vincitore designato. Per noi credo che in ogni partita sia possibile provare a fare risultato».

Se Buscaglia, dopo 4 mesi e mezzo dall’ultima partita di playoff, è felice di ritornare a fare sul serio, figuratevi uno come Filippo Baldi Rossi, che a causa del brutto infortunio al ginocchio sinistro, non mette piede in campo da febbraio. «Dopo 7 mesi fuori affronterò questa partita con il sorriso sulla bocca. Per me questo inizio di campionato sarà ancora più emozionante che in passato».
Sulla «tenuta» del suo ginocchio il lungo bolognese non ha dubbi e ora che, dopo le prime amichevoli, anche la mente è sgombra dalla paura, è pronto per riprendere il cammino di crescita bruscamente interrotto in quella disgraziata (per lui) partita di Eurocup a Reggio Emilia.

«Andrò in campo molto sereno. Naturalmente non sono ancora al 100 per cento e quindi cercherò di fare le cose semplici, aiutando la squadra soprattutto in difesa».

Già, perché per vincere sarà importante mettere subito in freezer le mani calde dei tiratori brindisini. «Se vogliamo espugnare il campo di una brutta cliente per noi come Brindisi dovremo tenerli sotto i 70 punti. Giocare in Puglia ad inizio campionato può essere un bel vantaggio perché se loro con un paio di vittorie prendono fiducia poi è davvero dura batterli in casa».

E Trento? «Siamo una squadra diversa dall’anno scorso - spiega Baldi Rossi - Non abbiamo un unico terminale offensivo e quindi diamo meno punti di riferimento agli avversari. Tra di noi c’è un bel clima, nessun egoismo bensì voglia di passarci la palla e cercare di coinvolgere tutti».

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