L'Aquila Basket vuole volare al quarto posto

di Stefano Parolari

L'Aquila affronta un emozionante finale della sua prima volta in A con la squadra della «grande bellezza». Quella della capitale. Saranno tre partite di stagione regolare che serviranno per preparare i primi storici playoff della matricola Dolomiti Energia. «Bisogna arrivarci - ha detto coach Maurizio Buscaglia - con la mentalità della crescita che è nel nostro "sangue agonistico" e con la esplosività che sappiamo sfoderare quando ci avviciniamo agli appuntamenti importanti».
Una delle tre si gioca oggi, al PalaTrento, contro l'Acea Roma di coach Luca Dalmonte , il secondo del commissario tecnico della Nazionale Simone Pianigiani che la prossima estate in Folgaria preparerà l'assalto al girone degli Europei a Berlino, e di una squadra rivoluzionata rispetto all'andata, orfana dell'ex Triche rientrato polemicamente a New York fin dallo scorso gennaio alla sosta per la Final Eight di Coppa a Desio (dove i trentini c'erano) e diversa confrontandola con quella che al PalaTiziano venne travolta con i 32 punti dell'uragano della Georgia, il capocannoniere del campionato Tony Mitchell , che catturò anche 10 rimbalzi.

Le altre due partite per concludere un primo anno molto positivo nella massima serie saranno la trasferta di Capo d'Orlando, contro l'ex rivale finalista della Gold quando la allenava Pozzecco, appagata e fuori dai giochi playoff, e al Virtus Bologna per un buon incasso al PalaTrento il 10 maggio quando i giochi per gli otto posti potrebbero essere finiti e ci sarà da verificare il posizionamento per poter avere il vantaggio del fattore casalingo nei playoff che si avvieranno il 18 e 19 maggio. Ecco un obiettivo per Buscaglia e la squadra: provare ad insidiare il quarto posto di Sassari, che dista solo due punti e per i bianconeri c'è il vantaggio dei due scontri diretti vinti in caso di arrivo a pari punti. Chi crede ancora nell'aggancio al volo della Final Eight tricolore è Roma stessa che però non potrà esimersi dall'espugnare oggi il PalaTrento.

Così in una squadra già ampiamente rinnovata nel mercato sempre aperto (ma è proprio giusto? Sta marciando la riforma che porterà ad avere nel roster solo 5 stranieri e senza differenziazioni assurde tra extra, comunitari e cotonou o passaportati strani con origini diverse), l'ultimo arrivo è pronto ad assaggiare il campionato italiano proprio a Trento, ed è quel neozelandese che è un figiano naturalizzato kiwi, il 32enne Mika Vukona . Così ha detto l'ala appena sbarcata a Fiumicino: «La Virtus per me rappresenta un grande traguardo. L'impatto è stato molto positivo, ho visto che coach Dalmonte fa lavorare la squadra molto duramente e questo mi piace. I miei punti di forza sono la difensa e i rimbalzi, l'aggressività e il non mollare mai, del resto mi ispiro agli All Blacks di rugby, anche per la Haka che con la mia nazionale ballai di fronte alla nazionale statunitense. Voglio essere d'aiuto in queste ultime 3 partite di regular season e, mi auguro, nei playoff».

Mitchell è avvisato ed anche la Dolomiti Energia che spera di riabbracciare in ripresa dall'infortunio al quadricipite della gamba quel Davide Pascolo la cui assenza si è sentita al PalaTaliercio, dove i trentini sono partiti in maniera disastrosa e poi hanno recuperato arrivando a meno 6 in qualche frangente ma senza trovare il canestro della riscossa, interrompendo la striscia di 7 successi ora su 9 match consecutivi che sono valsi il traguardo, fenomenale, dei playoff. Anche con un SuperPippo Baldi Rossi che ha sistemato pure lui qualche acciacco fisico, l'Aquila vuole chiudere rincorrendo i sardi che a Caserta hanno un match di una delicatezza assoluta, dopo quattro ko consecutivi ? a partire dal Sabato santo in casa proprio contro la Dolomiti nel match di una personalità incisiva di dimensioni eccezionali per saper vincere in trasferta anche nei playoff ? e ora contro quella Caserta di El Diablo Esposito che si gioca tutto nel tentativo di aggancio a Pesaro, che dista 3 punti, anche se uno potrebbe tornare il 5 maggio dopo la discussione del ricorso campano al Coni.

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