Europei a squadre: Crippa detta legge

di Luca Perenzoni

Yeman Crippa è sempre più padrone del mezzofondo europeo. Dopo aver trionfato nella Coppa Europa dei 10.000 metri, il ventiduenne trentino delle Fiamme Oro si è ripetuto ieri nei 5000 dei Campionati Europei a squadre in quella che fino ad una decina di anni fa era nota come Coppa Europa, lanciando l’Italia verso il podio provvisorio nella classifica per nazioni. Un successo che ha certificato ancor più la superiorità dell’allievo di Massimo Pegoretti nel palcoscenico continentale, dopo un salto di qualità ulteriore rispetto all’anno passato che già gli aveva concesso un bronzo e un quarto posto agli Europei di Berlino sulle due distanze più lunghe del programma in pista.

Ieri a Bydgoszcz in un pomeriggio che ha proposto anche il nono posto della roveretana Isabel Mattuzzi nei 3000 siepi, Crippa ha gestito con autorità la scena, anche quando in avvio lo svizzero Julien Wanders ha provato a mescolare le carte inscenando una fuga da lontano in compagnia del tedesco Amanal Petros. Yeman è rimasto un po’ sorpreso dal tentativo del rivale elvetico ma nel breve volgere di un paio di tornate ha saputo riportarsi in tutta facilità sui due fuggitivi per poi regolarli negli ultimi 600 metri. Petros è stato il primo ad alzare bandiera bianca, con Wanders che ha dovuto accantonare i sogni di gloria sul rettilineo conclusivo, costretto a seguire da pochi metri di distanza lo show e l’esultanza finale di Crippa, pronto ad incitare il pubblico polacco.

Il cronometro dice 13’43”30, un crono significativo ma che lascia il tempo che trova in appuntamenti dove quello che conta è solo la vittoria, oltre - naturalmente - all’ottima sensazione di facilità destata da un Crippa che oggi tornerà in pista nei 3000 metri nella giornata conclusiva della rassegna.

Nono posto invece per Isabel Mattuzzi (Us Quercia Trentingrana) nei 3000 siepi. Ad un anno di distanza dall’eccellente finale degli Europei di Berlino, la ventiquattrenne di Lizzana sta inseguendo la migliore condizione fisica e mentale nel confronto con le barriere, riviera in primis, un feeling non perfetto che è emerso anche a Bydgoszcz, specie nei frangenti più trafficati. Il risultato finale di 10’03”75 vale il primato stagionale per l’allieva di Dimitri Giordani, ma le leader stanno una ventina di secondi più avanti, con la tedesca Gesa Felicita Krause vincente in 9’36”67, un tempo che la lagarina ha dimostrato di poter avere nelle gambe dodici mesi fa e che potrebbe tornare a correre una volta recuperata l’intesa tecnica con le siepi: tra un paio di settimane al Palio della Quercia del 27 agosto avrà l’occasione per crescere ancora sulla rinnovata pista di casa.

Oltre al successo di Crippa, l’ItalTeam ha celebrato ieri anche la vittoria di Davide Re nel giro di pista: erano dieci anni che non si coglievano due trionfi nella rassegna e nel computo manca ancora l’intera giornata odierna che permetterà di chiudere il conteggio e stilare la graduatoria definitiva. Secondo posto invece nei 100 metri - controvento - per Marcell Jacobs (10”39) alle spalle di Jimmy Vicaut (10”35) e per una sempre più “grande” Marta Zenoni nei 3000 metri e terzo posto per Stefano Sottile nell’alto (2,22 - vittoria allo spagnolo Sancho a 2,26) e per Maria Benedicta Chigbolu nei 400 (52”19 con la padrona di casa Justyna Swiety a 51”23). Si chiude la giornata con la Francia al comando (192,5) davanti alla Polonia (191) e l’Italia in un’ottima terza posizione a quota 170. Lu.Pe.

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