Giorgetti: «Olimpiadi: troppe tre candidate»

«Tre candidate per le Olimpiadi del 2026 sono un problema. La competizione normalmente è una buona cosa, ma nel caso specifico crea divisione». Lo afferma Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, in un’intervista alla «Gazzetta dello Sport». «C’è chi oggettivamente ha più possibilità - sottolinea l’esponente della Lega -. Per la politica che è chiamata a decidere non è facile, considerate le pressioni che arrivano dai territori. Si crea una spaccatura che mina la potenzialità di quella che sarà la candidata definitiva. Noi come Governo non diciamo di no a priori alle Olimpiadi. Crediamo siano una grandissima occasione. Però ci aspettiamo una candidatura low cost».

In ballo, come noto, oltre a Milano e Torino, c'è l'ipotesi Cortina affiancata da Trentino e Alto Adige Südtirol.

Secondo Giorgetti «la sinergia sarebbe benvenuta, se ci fosse la volontà. Ma invece mi pare che le tre realtà siano poco inclini a collaborare. E come l’eventuale sinergia sia valutata dal Cio è questione che riguarda il Coni, che ha più sensibilità di noi a riguardo».

Per quanto riguarda le Universiadi a Napoli, Giorgetti ammette che «ci sono problemi seri per il Villaggio atleti. Penso che la soluzione migliore sarebbe stata il rinvio al 2021, ma il territorio vuole che si facciano nel 2019. Il Governo rispetta questa decisione, però - sottolinea - Regione Campania e Comune di Napoli dovranno assumersi le responsabilità del caso».

E sul commissariamento della Federcalcio prolungato di recente, il pensiero di Giorgetti è che «secondo le mie rudimentali conoscenze del diritto, la Federcalcio è un’associazione privata con un rilievo pubblico. Se il 70 per cento degli associati chiede di fare un’assemblea credo che non si possa dire di no».

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