L'emozione di Francesca Dallapè Oggi premiata da Mattarella

Francesca Dallapè condivide la sua emozione per l’incontro di oggi, al Quirinale, con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che alla cerimonia di riconsegna del tricolore ha ringraziato tutti gli olimpionici azzurri, quelli che hanno conquistato una medaglia a Rio ma non solo loro.

Per la tuffatrice trentina, medaglia d’argento in Brasile nel sincro con Tania Cagnotto, un altro momento di meritata celebrazione, davanti al capo dello Stato che anche oggi - consegnando la medaglia della Repubblica - ha sottolineato il valore dello sport.

Lo sport «risorsa e investimento sempre proficuo», quando porta medaglie e soprattutto quando «la cura dell’eccellenza va di pari passo con la pratica» di base.

Le bandiere che hanno sfilato a Rio tornano al Quirinale ed è nella casa di tutti gli italiani che il presidente Sergio Mattarella accoglie le medaglie azzurre, olimpiche e paralimpiche, e per la prima volta anche i quarti posti perché, usando le parole del numero uno del Coni, Giovanni Malagò, «non deve essere una questione di centimetri, di centesimi o di scarto minimo nei punteggi a precludere loro l’onore di essere ricevuti dal Capo dello Stato».

Una festa, presente anche il premier Matteo Renzi (la prima volta per un presidente del consiglio a una cerimonia di sport al Colle) per celebrare i risultati agli ultimi Giochi che hanno dato testimonianza di «un’Italia in cui è davvero bello riconoscersi» ha sottolineato Mattarella rivolgendosi agli azzurri, «voi siete stati la nostra bandiera».

Quel tricolore che il mondo dello sport avrebbe voluto far sventolare a Roma 2024: non è stato accantonato il tema delle Olimpiadi mancate, proprio alla vigilia della giunta straordinaria capitolina che dovrà ratificare il no ai Giochi già annunciato dalla sindaca Virginia Raggi, preoccupata per l’utilizzo di ingenti risorse pubbliche e per i rischi di un’eredità di debiti.

Ci ha pensato Malagò, aprendo la cerimonia, a lanciare un messaggio chiaro. «Qui ci sono campioni che ci insegnano che ogni obiettivo è possibile: sono lo spot più bello ed efficace per veicolare l’immagine di un’Italia fiera, che non ha timore delle nuove sfide da affrontare con lungimiranza - punge il presidente del Coni -, lealtà e trasparenza, perché crede in un domani in cui il nostro movimento possa rappresentare una fantastica leva di rilancio e di sviluppo. Un domani a cinque cerchi, aspirazione unanimemente condivisa dal nostro mondo, che gli atleti chiedono non venga negata dai pregiudizi, “perché soltanto una cosa rende impossibile un sogno, la paura di fallire”». La citazione di Paulo Coehlo per insistere sul tasto olimpico, sperando ancora di poter rimandare il game over.

Della vicenda di Roma 2024 però non vuole parlare Mattarella («Questa è un’occasione per fare festa con gli atleti non faccio dichiarazioni« ha detto a conclusione dell’evento), presidente che pure ha osannato quel mondo dello sport, giudicandolo un investimento »specialmente se la cura dell’eccellenza va di pari passo con la pratica. Non devono mai essere disgiunte e nemmeno contrapposte».

Contrapposizione - nota qualcuno nella platea degli atleti - presente invece nelle motivazioni addotte dalla giunta pentastellata per rifiutare la candidatura ai Giochi. Che al momento, nonostante il parere negativo del comune, non verrà formalmente ritirata, almeno fino a febbraio. Ma quel no rischia di coinvolgere anche altri progetti, come quello dei mondiali di rugby del 2023.

Ma neppure Renzi, che prima di arrivare al Colle sulla vicenda aveva ribadito il suo pensiero ("triste dire no perchè si dice che qualcuno ruba. Credo sia un capitolo chiuso, rispettiamo la scelta"), ha voluto parlare dell’argomento.

"Qui siamo al Quirinale e parla il presidente della Repubblica...", si limita a dire, mentre fa foto con tutti gli azzurri, parla a lungo con Campriani, scherza con il capitano del Settebello Tempesti, saluta le farfalle della ritmica che volevano fare una foto col premier.

Per la Dallapé è gli altri atleti, una bella giornata di festa: da Federica Pellegrini portabandiera chiamata (assente la Caironi per i paralimpici) con Bebe Vio a riconsegnare i tricolori, passando per gli ori di Paltrinieri, Campriani e Basile (il judoka strappa anche un selfie con Mattarella), a quelli di Alex Zanardi applauditissimo e commosso quando il presidente lo cita.

«Raggiungere un obiettivo non comporta la felicità - dice Mattarella parafrasando un discorso fatto nei giorni scorsi dall’ex pilota campione di handbike - bisogna averla dentro per raggiungere l’obiettivo, a quel punto l’impegno e la fatica restituiscono sempre qualcosa». Quel seme che «si tramanda».
L’investimento sul futuro.

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