Sara Modena è d'oro nel salto in alto juniores

Argento per la clesiana Bergia nel giavellotto

di Luca Perenzoni

Eccezionale prova per Sara Modena (foto) che ieri a Bressanone si è diplomata campionessa italiana juniores nel salto in alto. La diciassettenne di Arco portacolori dell'Atletica Alto Garda e Ledro è riuscita nell'impresa di salire in alto come non mai (1,74) per acciuffare la medaglia d'oro al termine di un appassionante duello con la pisana Erica Marchetti, capace di pareggiarla nella misura, ma commettendo più errori per doversi così accontentare dell'argento. Argento come la medaglia raccolta dalla clesiana Chiara Bergia (Ssv Brixen) nel tiro del giavellotto under 23 alle spalle di Paola Padovan, bellunese da tre anni in forza al Gs Valsugana Trentino, che ha così potuto proseguire il proprio cammino tricolore iniziato già da under 16.

Ma la principale protagonista di giornata, in chiave trentina, è stata senza dubbio la Modena, longilinea ragazza della «Busa» che nelle ultime due stagioni ha saputo crescere esponenzialmente, sfruttando appieno l'occasione insieme al padre/allenatore Mauro di partecipare a ripetuti stage nella scula di Modena di Giuliano Corradi, tecnico anche di Silvano Chesani.

Ieri a mezzogiorno Sara si presentava in pedana come outsider di lusso, ma si è rivelata la migliore nell'interpretazione della giornata, andando ad aggiungere due centimetri al personale ottenuto nella stagione invernale (1,72) per regalare uno storico titolo italiano alla società arcense. Per comprendere appieno i progressi della giovane Modena basta forse considerare come il suo 2014 si era concluso a 1,63: in un anno e mezzo l'asticella si è alzata di ben 11 centimetri. La competitività continentale è ancora un pizzico lontana, ma il trend lascia spazio a discrete possibilità di raggiungerla l'anno venturo, quando si potrà provare a presenziare agli EuroJunior.

Risultati nella «norma» invece nel giavellotto, con il vento a scombussolare le certezze tecniche del gruppo di atlete regolare dalla Padovan cui è bastato piazzare un 47,91 metri per sancire il trionfo tricolore con la Bergia argento a 42,37. Gran parte del restante programma della prima giornata del trittico tricolore juniores e under 23 di Bressanone è stato poi dedicato alle batterie o alle qualificazioni in vista delle finali odierne e di domani. In tal senso Lorenzo Pilati (Atletica Valli di Non e Sole) ha voluto issarsi in vetta alle graduatorie di giornata degli 800 metri (1'52"48) per dare un segnale forte in vista dell'odierna finale, quando la sfida per il titolo coinvolgerà anche i veneti Riccobon e Dal Bel. Nel giavellotto juniores la padovana Sinigaglia (Gs Valsugana Trentino) ha confermato di poter essere punto di riferimento con la miglior misura di giornata, proprio come la ligure compagna di squadra Gaia Tarsi ha saputo fare negli 800 metri junior, dove però la favorita per l'oro sembra la vicentina di tecnico trentino Elena Bellò.

Intanto a Bressanone l'astro nascente del salto in lungo, Marcell Lamont Jacobs, nato in Texas a El Paso ma cresciuto a Desenzano sul Garda, figlio di un marine americano e di una mamma, Viviana, italianissima, ha saltato così in lungo come mai un atleta italiano era riuscito a fare: 8,48 ventoso e non omologabile.

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