Pazzesco Fabio Fognini: battuto Nadal in rimonta

Impresa di Fabio Fognini che, con un match strepitoso in rimonta, ha battuto Rafa Nadal, raggiungendo per la prima volta - e primo italiano a riuscirci dopo Davide Sanguinetti nel 2005 - gli ottavi di finale degli Us Open. L'obiettivo è stato conseguito anche da Roberta Vinci, mentre non ce l'ha fatta Andreas Seppi contro il numero 1 del mondo Novak Djokovic. Tra i big, nella quinta giornata hanno superato il terzo turno i due campioni in carica, il croato Marin Cilic e l'americana Serena Williams. Tre ore e 46' sono occorse a un incredibile Fognini, forse al suo più bel match in carriera, per domare, con il punteggio di 3-6 4-6 6-4 6-3 6-4, il 29enne fuoriclasse spagnolo, che solo una volta, in passato, aveva perso dopo essersi aggiudicato i primi due set (ma era 11 anni fa, e di fronte aveva Roger Federer). La straordinaria vittoria del 28enne ligure, numero 32 del ranking, è la terza in otto sfide con il mancino di Maiorca. Partito in affanno, persi i primi due set, Fabio - che in precedenza aveva eliminato l'americano Steve Johnson e l' uruguaiano Pablo Cuevas - non si è arreso, tirando fuori la grinta e la lucidità dei momenti migliori: ha recuperato un break di svantaggio nella terza frazione ed ha poi strappato di nuovo il servizio a Rafa sul 5-4. Nella quarta lo spagnolo è partito forte, sembrava fatta: ma Fognini non si è perso d'animo ed ha recuperato. Preciso e micidiale con il diritto, il campione di Arma di Taggia è stato sempre avanti nel quinto set. Fino al felice epilogo, al termine di un match che ha registrato 70 suoi colpi vincenti contro 30 dello spagnolo. Che, nonostante i 14 titoli Slam nel suo Palmares di cui due a Flushing Meadows (2010 e 2013), fallisce per la prima volta dopo dieci anni l'obiettivo di vincere almeno un torneo 'major' per stagione. Negli ottavi, domenica, Fabio se la vedrà con un altro spagnolo, Feliciano Lopez (19) che ha superato a sorpresa il canadese Milos Raonic (10). Seppi, invece, pur battendosi con coraggio, non ha infranto il tabù Djokovic: il 31enne altoatesino, numero 25, ha perso anche l'11/a delle loro 11 sfide, Che il fuoriclasse serbo si è aggiudicato con il punteggio di 6-3 7-5 7-5, dopo due ore e 28'. Tutto bene, tra le donne, per la Vinci (43) che si è imposta per 6-1 5-7 6-2, in due ore esatte, sulla colombiana Mariana Duque-Marino (96). Negli ottavi, domani, la 32enne tarantina trova la temibile la 21enne canadese Eugènie Bouchard (25) che ha battuto per 7-6 (9) 4-6 6-3 la slovacca Dominika Cibulkova. Nella notte italiana, anche le altre due azzurre arrivate al terzo turno, Sara Errani e Flavia Pennetta, cercano l'accesso agli ottavi. La romagnola (n. 16) sfida l'australiana Samantha Stosur (22); la brindisina (26), la ceca Petra Cetkovska (149).

LE PAROLE DI FOGNINI

"Tutte le volte che ho battuto Nadal poi ho perso la partita successiva. Quest'anno è successo prima a Rio e poi a Barcellona". Sono le due del mattino a New York quando Fabio Fognini entra nella sala conferenza dopo l'impresa contro Rafael Nadal. Ha rimontato due set al campione spagnolo come solo Federer aveva fatto nel lontano 2015 a Miami: 3-6 4-6 6-4 6-3 6-4 dopo quasi quattro ore di emozioni sull'Arthur Ashe Stadium. Ha appena battuto il campione spagnolo, ma già pensa agli ottavi, a Feliciano Lopez, il prossimo avversario. Un grande segnale di maturità e convinzione nei propri mezzi. Quello visto contro il maiorchino agli US Open e sul cemento, non sulla terra rossa, superficie preferita del ligure, è probabilmente il miglior Fognini di sempre. Anche dello splendido tennista che nel 2014 ha trascinato l'Italia in semifinale di Davis battendo Andy Murray a Napoli avvicinandosi ai top ten. "È una delle mie vittorie più belle. Forse proprio la più bella. Battere Nadal rimontandogli due set in uno Slam come gli US Open è incredibile. Devo ancora ben realizzare. Soprattutto devo recuperare bene per questi ottavi a New York, un risultato che non avevo mai raggiunto in questo torneo. Sono venuto qui con tanta voglia di fare nonostante non avessi tanti match sul cemento nelle gambe". Il match è finito quando in Italia erano le 7.30 circa del mattino e i primi a chiamarlo sono stati il padre Fulvio e la sorella Fulvia.

"Avevo ben chiaro cosa fare in campo - sottolinea l'azzurro - sapevo che per batterlo dovevo rischiare". Nel quinto set c'è stato un break dietro l'altro con Fognini sempre avanti, ma Rafa pronto a riprenderlo sul più bello. Il ligure ha dato una dimostrazione di lucidità e solidità da campione: "Ho cercato di restare sempre concentrato al massimo e di pensare al mio tennis. È stata una gran bella vittoria pure dal punto di vista mentale, ho gestito bene le sensazioni, le emozioni in campo, i momenti delicati. Una goduria...". È rimasto calmo e concentrato anche quando nel quinto set il pubblico newyorkese si è schierato dalla parte di Nadal. "Rafa è un grande campione, qui ha vinto due volte e la gente lo ama. È normale che facciano il tifo per lui". Non c'è neppure il tempo di gioire perchè domenica lo attende la sfida negli ottavi con un altro spagnolo, anche lui mancino, Feliciano Lopez. "Serve benissimo e ti fa giocare male perchè non ti dà ritmo, ti toglie il tempo - conclude l'azzurro, il cui miglior risultato negli Slam è il quarto di finale al Roland Garros nel 2011.

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