Merritt dopo il bronzo la gara della vita

Un bronzo quattro giorni fa in una corsa memorabile, la battaglia per la vita da oggi: la gara dei 110 ostacoli maschili ai campionati Mondiali di atletica in corso a Pechino aveva un sapore diverso da tutte le altre, perchè in corsia c’era anche l’americano Aries Merritt, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra 2012, primatista del mondo della specialità (12.80), da qualche tempo colpito da una grave malattia.
 
Il 30enne Merritt si è presentato ai blocchi di partenza, anzi è venuto a Pechino con grande determinazione pur avendo nel cuore l’angoscia per la malattia e per il già programmato intervento chirurgico in una clinica di Phenix, per un trapianto di rene oggi, che gli è stato donato dalla sorella. Merritt a Pechino ha conquistato la medaglia di bronzo, alle spalle del russo Sergey Shubenkov (12.98), e del giamaicano Hansle Parchment (13.03).
 
«E pensare che a Pechino ero andato più che altro - ha spiegato - per la mia salute mentale, quasi per distrarmi e non pensare all’operazione. Non credevo di poter andare così forte, visto ciò che mi aspetta, ma non volevo rimanere seduto a casa ad aspettare l’operazione».
 
Ora la gara ancora più importante contro la  malattia.

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