Primo iMac 20 anni fa, il design si fa Pc

Vent'anni fa la rivoluzione del personal computer ha esordito nelle vetrine dei negozi. Era il 15 agosto del 1998, infatti, quando è entrato in commercio il primo iMac: un apparecchio coloratissimo, tutto-in-uno, dalle linee stondate con cui Apple ha applicato il design al mondo monotono - color crema - dei Pc.

Svelato il 6 maggio del 1998 da Steve Jobs, che con quel dispositivo inizia a risollevare l'azienda, l'iMac si presenta con una plastica azzurra traslucida che lascia intravedere l'interno della macchina. Il design è diverso: lontano dai classici Pc squadrati, ricorda le tv a tubo catodico degli anni Sessanta. La torre che racchiude le componenti del computer sparisce, così come le casse esterne e il lettore di floppy disk. L'iMac è un all-in-one, integra tutto al suo interno e ha un maniglione per il trasporto inserito nella parte alta della scocca.

Il dispositivo si rivolge a un pubblico non solo professionale, grazie a un prezzo non elevatissimo per gli standard Apple dell'epoca: 1.299 dollari che scendono a 999 negli anni successivi, quando al blu Bondi succedono 5 colori (mandarino, lime, fragola, mirtillo e uva). Nel 2000 arrivano il bianco, il grigio, il rosso, e l'anno successivo la versione floreale e quella a pois. Tutto cambia nel 2002, quando l'iMac si trasforma in uno schermo sottile montato su una base semisferica. L'iMac segna il ritorno di Jobs in Apple. Un ritorno salvifico per la compagnia, che grazie a una ristrutturazione aziendale passa da un rosso di 878 milioni di dollari nel 1997 a un utile di 414 milioni nel 1998. Solo negli ultimi mesi di quell'anno, sono più di mezzo milione gli iMac venduti.

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