Utile Google cala con maxi multa Ue

Ricavi e utile sopra le attese non bastano ad Alphabet. La holding a cui fa capo Google cala in Borsa dopo la trimestrale, arrivando a perdere il 3,22%. A pesare è il calo del prezzo medio delle sue pubblicità e l'iscrizione a bilancio di una svalutazione da 2,7 miliardi di dollari per far fronte alla maxi multa comminata dall'Unione Europea.

I ricavi di Alphabet nel secondo trimestre sono saliti del 21% a 26,01 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti. Con la sanzione europea, l'utile è invece calato del 27,7% a 3,52 miliardi di dollari a 5,01 dollari per azione, rispetto ai 4,88 miliardi di dollari o 7 dollari per azione dello stesso periodo dell'anno scorso. Al netto della multa europea l'utile per azione è di 8,90 dollari. La multa dell'Europa è arrivata al termine di un'indagine durata sette anni, ed è sola una delle sfide legali di Google nel Vecchio Continente. Se la sanzione pesa, non si fanno invece sentire le 'ritorsioni' degli inserzionisti contro YouTube per lo scandalo delle pubblicità associate a messaggi razzisti e di odio scoppiato in marzo. La fuga degli inserzionisti che si era innescata non ha avuto effetto sull'imponente macchina della raccolta pubblicitaria di Google: i click sulle inserzioni di Google sono saliti del 52%, anche se i prezzi sono scesi del 23%.

"Con ricavi a 26 miliardi di dollari, in aumento del 21% sullo stesso periodo dell'anno scorso e del 23% al netto delle variazioni dei tassi di cambio, offriamo una crescita sostenuta continuando allo stesso tempo a concentrarci sugli investimenti" che possano aumentare i ricavi, afferma il chief financial officer di Alphabet, Ruth Porat. Al di là della pubblicità, a spingere Google è il cloud, i cui ricavi sono saliti del 42% a 3,09 miliardi di dollari.

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