I giovani insegnano ai nonni a usare Skype e WhatsApp

Le aule d’informatica dell’Istituto I.T.E Tambosi sono state aperte ai cittadini per avvicinare chi lo volesse al mondo della comunicazione digitale, con particolare attenzione agli anziani. Un open day all’interno del corso «Nonni in rete. Tutti giovani alle Poste», promosso in diverse regioni da Poste Italiane e Fondazione Mondo Digitale con l’obiettivo di fornire agli over 65 le competenze necessarie per usare le nuove tecnologie e favorire l’alfabetizzazione digitale di una fascia sempre più ampia della popolazione.

Effettuare bonifici e fare acquisti via web, controllare l’addebito della pensione ed i referti medici, ma anche navigare alla ricerca di notizie e comunicare con parenti lontani: attività utili agli anziani, ma difficili. Avviato a febbraio il corso ha visto la partecipazione di oltre venti nonni impegnati ad acquisire dimestichezza con gli strumenti dell’era digitale. Ad affiancarli, altrettanti ragazzi dell’Istituto che sono diventati insegnanti per l’occasione.

«C’è stato fin da subito entusiasmo ed affiatamento tra le due generazioni - ha constatato la dirigente dell’istituto Marina Poian - e sulla scorta dall’esperienza precedente c’è stato un miglioramento significativo dell’approccio da parte dei ragazzi nei confronti dei nonni». Se l’anno scorso infatti «all’inizio i giovani erano più impazienti adesso riescono ad insegnare in maniera più graduale,  intercettando i diversi bisogni, anche di chi parte da zero».

Apprezzata la disponibilità e la serietà dei tutor dai “nonni allievi” e dagli ospiti che si sono aggiunti ieri in occasione dell’open day, come il signor Giancarlo Agostini «venuto a curiosare per imparare le basi del computer, in un’era in cui non si può più farne a meno».

E se in famiglia non sempre si trova chi è disponibile a dedicare del tempo per insegnare ai nonni “a smanettare”, «qui i ragazzi sono tutti preparati e armati di santa pazienza, anche se le cose gliele chiediamo quattro volte», hanno sottolineato il signor Franco Pedron, che con il loro aiuto ha scoperto ad esempio come allegare un file alle email, insieme alla signora Alberta Tomasi che ha imparato ad usare Skype per mettersi in contatto con i figli lontani. «Ma anche soprattutto capire come utilizzare smartphone e app che semplificano la vita, navigatori e gps, entrare nei siti di Inps e sanitari per scaricare documenti evitando code allo sportello», hanno detto Luisa Mariotti e Luigina Depaoli.

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