Ai licei Da Vinci e Vittoria porte aperte ai futuri allievi

Gli studenti di terza media hanno dimostrato grande interesse per la giornata di «porte aperte» che si è svolta ieri al liceo scientifico Da Vinci ed al liceo artistico Vittoria. Durante il pomeriggio si sono svolte visite guidate ed incontri con i docenti dei due istituti. In particolare, in via Zambra i giovani hanno potuto frequentare i laboratori creando piccoli manufatti da portare a casa.

«Per il prossimo anno proponiamo la stessa organizzazione, eccetto gli aggiustamenti dovuti alle novità delle ultime settimane. - afferma il dirigente scolastico del Da Vinci Alberto Tomasi - Non potremmo più proporre spagnolo al posto del tedesco: i corsi già attivati andranno fino ad esaurimento ed al biennio proporremo solo inglese e tedesco».

Tomasi ha parlato di punti di forza: «I ragazzi cambiano velocemente e noi dobbiamo tenere conto di storie e provenienze diverse. I nativi digitali sono abituati a muoversi in modo diverso grazie ad attrezzature tecnologiche come lavagne interattive e software innovativi, laboratori di informatica aggiornati ed esercitazioni online a casa». Tomasi sottolinea l'importanza dell'«esercizio critico», che richiede la padronanza dei saperi. Inoltre, dal Da Vinci arriva l'annuncio della scelta di fare lezione sempre su sei giorni settimanali, senza comprimere le lezioni fino al venerdì inserendo rientri pomeridiani.

All'istituto d'arte Vittoria sono state senza dubbio le attività laboratoriali a conquistare: gli alunni di terza media presenti hanno potuto sperimentare in prima persona i lavori manuali nel settore del design del prodotto e del gioiello. Non sono mancate alcune attività riguardanti le arti figurative con la creazione di alcuni manufatti in plastica e mosaici. Anche la parte multimediale ha avuto il suo importante ruolo. Trascorse un paio d'ore in laboratorio, gli studenti sono stati raggiunti dai genitori per partecipare alla visita guidata della scuola. La referente dell'orientamento Tiziana Valenti ha precisato che i giovani studenti vengono responsabilizzati anche attraverso il rapporto con le numerose aziende partner sul territorio, che commissionano alcuni progetti direttamente agli studenti.

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