Il Garante per l'infanzia: «Basta violare la privacy dei vostri figli in Rete»

I genitori spesso non sono consapevoli di violare la sfera privata dei loro figli postando sui social network foto e video che li ritraggono e che possono avere risvolti imbarazzanti. Il Gruppo di lavoro sui diritti dei bambini e dei giovani di Bolzano coglie l'anniversario 25 anni della Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia, come occasione per sensibilizzare i genitori. "I genitori - spiega la Garante per l'infanzia e l'adolescenza dell'Alto Adige Paula Maria Ladstaetter - si preoccupano dei pericoli ai quali i loro figli si possono esporre navigando in internet, ma spesso dimenticano, purtroppo, che loro stessi possono mettere in imbarazzo i loro figli o danneggiarli con un comportamento poco accorto".

Per esempio, postano foto dei loro bambini mentre fanno pipì o video in cui hanno crisi di rabbia, scrivono commenti o riferiscono di esperienze, anche intime, che li riguardano, senza pensare a dove andranno a finire queste foto o questi video, a quanti hanno la possibilità di scaricarli e attraverso quanti piazze virtuali potranno passare. "Nessun adulto - ricorda Ladstaetter - sarebbe felice se un'altra persona pubblicasse cose simili su di lui. Anche la lettura di lettere, sms o email indirizzare al bambino o alla bambina è una violazione della sfera privata.

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