Ma in vacanza è più facile concepire un figlio? No, però il tempo libero aiuta

È una credenza popolare, ma non ha un riscontro scientifico

Ma è vero che in vacanza le proibabilità di ocncepire un figlio sono più alte? No, è una credenza popolare, ma non ha un riscontro scientifico. Insomma, non è vero che “si parte in due e si torna in tre”. 

“Due o tre settimane di vacanza possono aiutare ma non fanno la differenza”, risponde il professor Giorgio Vittori, past president della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia e già primario di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale San Carlo di Nancy. “È vero che in alcune donne lo stress e gli stili di vita non appropriati possono influenzare l’ovulazione, che è un meccanismo dell’asse ipotalamo-ipofisi e quindi cerebrale, tuttavia, spiega, nelle donne in cui questo meccanismo è più delicato, le vacanze estive potrebbero non essere sufficienti a ristabilire la normalità del processo. Anche perché – sottolinea - per completare al ciclo servono in media 28 giorni, ovvero un periodo superiore alla media delle ferie estive di cui godono le donne che lavorano”.

“Quel che avviene in vacanza – conclude Giorgio Vittori – è che generalmente si ha più tempo ed una maggiore predisposizione ad avere più rapporti sessuali”.

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